Herman Melville: differenze tra le versioni

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*Il giro del mondo! In questa frase c'è di che ispirare orgogliosi sensi; ma dove mai conduce tutta questa circumnavigazione? Attraverso pericoli innumerevoli, solamente allo stesso punto dal quale siamo partiti, dove coloro che ci siamo lasciati dietro, al sicuro, sono sempre stati davanti a noi.<br />Se questo mondo fosse una pianura senza fine, e navigando a est potessimo raggiungere sempre nuove lontananze e scoprire visioni più dolci e strane di tutte le Cicladi o le Isole del Re Salomone, allora sì che il [[viaggio]] prometterebbe qualcosa. Ma inseguendo quei misteri che popolano i nostri sogni, o torturandoci a dar la caccia a quello spettro diabolico che prima o poi nuota innanzi a tutti i cuori umani; andando così a caccia intorno a questo globo, queste cose o ci trascinano in sterili labirinti o ci lasciano, sommersi, a mezza strada. (LII; p. 303)
*O [[natura]], e tu, [[anima]] umana! come le vostre intrecciate analogie giungono al di là di ogni dire! non c'è minimo atomo che si agiti o viva nella materia senza avere un duplicato raziocinante nella mente dell'uomo. (Achab: LXX; p. 389)
*Immersa nei pensieri, una bella [[fronte (anatomia)|fronte]] umana è come l'Oriente quando lo travaglia il mattino. Nella quiete del pascolo, la fronte arricciata del toro ha in sé un che di grandioso. Quando spinge pesanti cannoni su per le gole montane, la fronte dell'elefante è maestosa. D'uomo o d'animale, la fronte misteriosa è come quel gran sigillo d'oro imposto dagli imperatori tedeschi ai loro decreti. Vuol dire: «Dio: fatto oggi di mio pugno». (LXXIX; p. 428)
*E così, a quanto pare, c'è una [[ragione]] in tutto, perfino nella [[legge]]. (XC; p. 493)
*E c'è un'[[aquila]] dei Catskill in certe anime, che riesce sia a tuffarsi nelle gole più cupe sia a spiccare di nuovo il volo sino a sparire negli spazi solari. E anche se vola per sempre nella gola, quella gola sta tra i monti; così anche quando scende più in fondo l'aquila di montagna è sempre più alta degli altri uccelli della pianura, per quanto eccelsi possano librarsi a volo. (XCVI; p. 520)