Ermete Trismegisto: differenze tra le versioni

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*Quando non avrai più nulla da dire sul [[bene]], allora soltanto lo vedrai.<ref name=Citati/>
*Verrà un tempo in cui si vedrà che gli Egiziani hanno onorato invano la divinità, con mente pia e pratiche assidue. Ogni loro sacro culto diverrà sterile. Gli dei, lasciata la terra, torneranno in cielo; abbandoneranno l'[[Egitto]]; questa terra, una volta patria della religione, sarà privata dei suoi dei e lasciata in stato di indigenza. Gli stranieri si riverseranno in questo paese, e non soltanto non ci si preoccuperà più dell'osservanza dei riti religiosi, ma, cosa ancor più penosa, esso cadrà sotto il rigore di false leggi, che, con la minaccia di punizioni, vieteranno a chiunque di compiere atti di pietà o di culto verso gli dei. Allora questa terra santissima, patria di templi e di santuari, sarà ricoperta di tombe e di morti. O Egitto, Egitto, resteranno della tua religione soltanto favole, e i tuoi figli, col passare del tempo, non vi crederanno più; niente sopravviverà a recar memoria delle tue opere di pietà, salvo le parole incise sulle pietre, Lo Scita o l'Indiano, o qualche altro barbaro vicino, si stabilirà in Egitto. Tu vedi infatti come la divinità risale in cielo; e gli uomini, abbandonati, moriranno tutti. Allora, senza più un dio né un uomo, l'Egitto non sarà più altro che un deserto... (''Corpus hermeticum'' II) <ref>Yates p. 43</ref>
*Vedi dunque quale potere, quale velocità tu possiedi. E così che devi concepire Dio; tutto quello che è, Egli lo contiene in sé come pensiero: il mondo, se stesso, il Tutto. Pertanto, se non ti fai simile a Dio, non potrai capire Dio; perché il simile non è intelligibile se non al simile. Innalzati a una grandezza al di là di
ogni misura, con un balzo liberati dal tuo corpo; sollevati al di sopra di ogni tempo, fatti Eternità: allora capirai Dio. Convinciti che niente ti è impossibile, pensati immortale e in grado di comprendere tutto, tutte le arti, tutte le scienze, la natura di ogni essere vivente. Sali più in alto della più alta altezza; discendi più in
basso della più abissale profondità. Richiama in te tutte le sensazioni di ciò che è creato, del fuoco e dell'acqua, dell'umido e del secco, immaginando di essere dovunque, sulla terra, nel mare, in cielo; di non essere ancora nato, poi di trovarti nel grembo materno, di essere quindi adolescente, vecchio, morto, al di là della morte. Se riesci ad abbracciare nel tuo pensiero tutte le cose insieme, tempi, spazi, qualità, quantità, potrai comprendere Dio. (''Corpus Hermeticum XI'') <ref>Yates 36-37</ref>
 
==''Asclepio''==