Paolo Rosi: differenze tra le versioni

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* Tornando da Lisbona [Paolo Rosi] voleva convincermi che lui beveva meno whisky di me perché metteva il ghiaccio e un goccio di soda mentre io lo preferivo liscio {{NDR|Giorgio Cimbrico, giornalista e addetto stampa della Federazione Italiana Rugby}}<ref name="Libro Meda">Federico Meda, ''Una finta a destra, una a sinistra: Paolo Rosi, il primo italiano a segnare a Twickenham'', Roma, Absolutely Free, 2015, ISBN 8868580500</ref>
* Mi trovavo bene con Paolo, lui si trovava bene con me e mi chiamava '''o Turco'', perché ho sempre portato i baffi e a quei tempi erano molto scuri. «Turco, vai a chiamare [Primo] Nebiolo, che ''je famo di' du' stronzate''» {{NDR|ibidem}}<ref name="Libro Meda" />
* Pensate a un ragazzino di 20 anni che nel 1980 entra nella redazione sportiva del TG1 guidata da Tito Stagno […] Personalità forti in quella redazione […] Sandro Petrucci […] Alfredo Pigna […] il giovane [[Giampiero Galeazzi]] […] e poi c'era lui, Paolo Rosi, quello che ti incuteva più soggezione, quasi paura. Poche parole, modi spicci […] pochi complimenti. Ma quando ne faceva uno, di complimento, potevi star sicuro che te l'eri meritato. Mi accadde la prima volta qualche anno dopo, per un servizio […] dedicato al record del mondo sui 1500 metri di […] Sidney Maree: «Bene, ragazzo, bene» […] Ma ricordo anche quando […] un giorno […] chiese a voce alta: «Chi ha fatto ieri sera quel servizio per ricordare Italia-Germania 4 a 3?». […] Trovai la forza di alzare la mano […] «Io!». Risposta: «Bella cagata!». […] Ma, ripensandoci, aveva proprio ragione. {{NDR|Marco Franzelli, giornalista sportivo}}<ref name="Libro Meda" />
 
== Note ==