Ernst Gombrich: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Citazioni: I cinesi: la pittura
→‎Citazioni: Botticelli
Riga 16:
 
*[[Filippo Brunelleschi|Brunelleschi]] non fu soltanto l'iniziatore del Rinascimento in architettura. Pare gli sia dovuta un'altra importante scoperta nel campo dell'arte, destinata a dominare nei secoli seguenti: la prospettiva. (12. ''La conquista della realtà'', ''Il primo Quattrocento'', pp 226-227)
 
*Le figure del [[Sandro Botticelli|Botticelli]] sono meno solide. Non hanno la correttezza del disegno di quelle del Pollaiolo o di [[Masaccio]]. I suoi movimenti aggraziati e le sue linee melodiose ricordano la tradizione [[Gotico|gotica]], forse perfino l'arte del Trecento [...] (14. ''Tradizione e rinnovamento (II)'', ''Il Quattrocento nordico'', p. 264)
 
*[...] solo [[Leonardo da Vinci|Leonardo]] trovò la soluzione esatta del problema {{NDR|della rigidità}}. Il pittore deve lasciare allo spettatore qualcosa da indovinare; se i contorni non sono delineati rigidamente, se si lascia un poco vaga la forma come se svanisse nell'ombra, ogni impressione di rigidezza e di aridità sarà evitata. Questa è la famosa invenzione leonardesca detta lo «sfumato»: il contorno evanescente e i colori pastosi fanno confluire una forma nell'altra lasciando sempre un margine allo nostra immaginazione. (15. ''L'armonia raggiunta'', ''La Toscana e Roma. L'inizio del Cinquecento'', pp. 302-303)
Line 25 ⟶ 27:
*Al [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]] la paura del brutto pareva una debolezza spregevole: cercava la verità, la verità quale gli appariva; non aveva il gusto dei modelli classici né alcun rispetto per la «bellezza ideale». (19. ''Visione e visioni'', ''L'Europa cattolica. Prima metà del Seicento'', p. 392)
 
*[[Rembrandt]] fu maestro quanto [[Pieter Paul Rubens|Rubens]] o [[Diego Velázquez|Velázquez]] nel rendere la brillante preziosità delle superfici. Usò meno di loro i colori accesi: a una prima occhiata molte sue pitture sembrano tutte di una tonalità marrone cupo, ma sono proprio i toni scuri a far risaltare con maggior forza, per contrasto, alcuni colori accesi e splendenti. (1920. ''Lo specchio della natura'', ''L'Olanda nel Seicento'', p. 424)
 
*Chi è abituato alle belle figure dell'arte italiana può sentirsi urtato vedendo per la prima volta le opere di Rembrandt in cui l'artista pare non curarsi affatto della bellezza e, anzi, nemmeno evitare la decisa bruttezza. In un certo senso è così. Come altri artisti del suo tempo, Rembrandt aveva assimilato il messaggio di Caravaggio, di cui aveva conosciuto l'opera tramite gli imitatori olandesi. Come Caravaggio, più della bellezza e dell'armonia egli apprezzava la verità e la sincerità. (1920. ''Lo specchio della natura'', ''L'Olanda nel Seicento'', p. 427)
 
*Nell'Ottocento la [[fotografia]] stava per assorbire la funzione della [[pittura]], e questo fu un colpo grave per gli artisti quanto l'abolizione delle immagini religiose a opera del [[protestantesimo]]. [...] Così gli artisti furono costretti a poco a poco a esplorare ambiti inaccessibili alla fotografia. Senza tale sollecitazione l'arte moderna non sarebbe divenuta quale oggi si presenta. (25. ''La rivoluzione permanente'', ''L'Ottocento'', pp. 524-525)