Vittorio Feltri: differenze tra le versioni

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*Quegli onorevoli che oggi si stracciano il doppiopetto (pagato verosimilmente con le mazzette) perché molti politici finiscono in galera sino a che non dicono la verità, sbagliando a prendersela con Borrelli e compagnia bellissima. I magistrati fanno solo il loro dovere. E noi siamo con loro... [...] La cella è il luogo migliore per servire la giustizia, per riflettere e ricordare. (da ''l'Indipendente'', 10 luglio 1993)
*Ammesso e non concesso che un magistrato abbia sbagliato, ecceduto, ciò non deve autorizzare i ladri e i tifosi dei ladri... gli avvoltoi del garantismo... a gettare anche la più piccola ombra sulla lodevole e mai sufficientemente applaudita attività dei Borrelli e dei Di Pietro. (da ''l'Indipendente'', 21 luglio 1993)
*In Italia le penne sono sempre state sporche. In alcuni casi luride. Motivo? Semplice. Tanto per cominciare, la tradizione. La nostra stampa (quotidiana e periodica) non è nata per informare, bensì per polemizzare. Chi aveva soldi e interessi da difendere, finanziava un giornale, magari con l'intento di farsi eleggere in Parlamento. E farsi eleggere in Parlamento significava, allora come oggi, abbassare gli avversari per innalzare se stessi. Per fare ciò era necessario assoldare giornalisti disponibili. Disponibili a che? A insultare tutti, tranne il padrone che pagava. Così nacquero lale penne sporche, che hanno avuto molti figli e molti nipoti. Che a loro volta si riproducono perché, in fondo, il sistema non è cambiato. (prefazione al romanzo di Tito Giliberto, ''Penne sporche'', Stampa Alternativa)
*A [[Indro Montanelli|Montanelli]] invidio tutto tranne che il Giornale. In fondo l'Indipendente continua a guadagnar copie, non c'è motivo perché io lo debba lasciare... Io a il Giornale? Ma che cretinata. Berlusconi non m'ha offerto neppure un posto da correttore di bozze. M'incazzo all'idea che io, proprio io, sembro voler fare la forca a Montanelli. Io qui a l'Indipendente, mi diverto, guadagno copie, faccio il padrone e il politico. Mi spiegate perché devo fare certe cazzate? A carico di Montanelli, poi... (dal ''Corriere della sera'' e ''La Stampa'', 10 e 18 dicembre 1993)
*{{NDR|[[Francesco De Lorenzo]]}} Voleva il Premio Nobel [...] Gli hanno dato la galera. Con grande ritardo rispetto alle previsioni [...]. Se penso agli insulti che mi son beccato dai colleghi per aver scritto con due anni di anticipo in che mani fosse l'Italia, mi viene voglia di [...]. E poi no, ho i cassetti pieni di querele, ma continuerò. (da ''il Giornale'', 13 maggio 1994)
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*Nel 1992 stavo a fianco di Antonio Di Pietro e di altre toghe. A Bettino Craxi ho dedicato i titoli più carogna della mia vita professionale al tempo dell'Indipendente. Del resto Bettino non fece nulla per sottrarsi ai colpi. Incurante di essere considerato il simbolo della politica ladra e corrotta, circondato da ometti che non facevano nemmeno lo sforzo di togliersi la giacca da gangster, non smetteva di ergersi senza ripararsi. Non schivava i colpi, e io pensavo fosse alterigia: quindi via con le ironie, le indignazioni e i sarcasmi. Ho sbagliato. Non scriverei più festosamente davanti alla «rivolta popolare» che accolse Bettino la sera del 30 aprile del 1993 fuori dall'hotel Raphaël a un passo da piazza Navona.<ref>Da Il Giornale, 16-12-2013</ref>
*{{NDR|Sulle dimissioni di Terzi dalla carica di Ministro degli affari esteri}} È sufficiente pensare che l'unico attrezzato a salvare i militari, [[Giulio Terzi di Sant'Agata|Terzi di Sant'Agata]], è stato mandato via dall'esecutivo con ignominia proprio perché minacciava di aver indovinato la strada idonea per giungere al traguardo. Il trattamento subito dall'ex ministro è istruttivo: guai a chi osa proteggere e assicurare giustizia ai marò.<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/interni/monti-sui-mar-pi-colpevole-dellindia-994185.html Monti sui marò è più colpevole dell'India]'', ''il Giornale.it'', 20 febbraio 2014.</ref>
*{{NDR|Su [[Adolf Hitler]]}} Severo ma giusto.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Bluecheer90|data=2014-12-16|titolo=Vittorio Feltri su Hitler|accesso=2017-03-29|url=https://www.youtube.com/watch?v=uja6uH29pps}}</ref>
*{{NDR|I [[gatto|gatti]]}} Hanno un quoziente di misticismo e magia. Non hanno retropensieri, né complicazioni mentali. Hanno qualcosa di diverso dall'uomo: i sentimenti puliti.<ref>Citato in ''[http://www.lanotiziagiornale.it/e-il-gatto-il-vero-amico-delluomo-oggi-la-festa-dei-felini-feltri-io-gattolico-praticante-mattarella-barale-e-palombelli-tutti-pazzi-per-i-mici/ È il gatto il vero amico dell’uomo. Oggi la festa dei felini. Feltri: “Io gattolico praticante”. Mattarella, Barale e Palombelli: tutti pazzi per i mici]'', ''lanotiziagiornale.it'', 17 febbraio 2015.</ref>
*Due battute al fulmicotone di [[Maurizio Crozza|Crozza]] hanno un valore cognitivo nettamente superiore a qualsiasi editoriale pubblicato sui giornaloni nazionali. In pratica, quest'uomo col faccione più adatto al banco di una salumeria che al video, a onta della brutta presenza si dimostra il maggiore politologo di cui dispone il nostro sgangherato Paese, incline a credere alle parole dell'ultimo bischero insediatosi ai vertici della politica. Maurizio è geniale. L'unico compatriota capace di cogliere tempestivamente la stupidità di coloro che pretendono di guidare il Paese senza averne la competenza.<ref>''[http://www.ilgiornale.it/news/politica/crozza-miglior-politologo-italiano-1142994.html Crozza è il miglior politologo italiano]'', ''il Giornale'', 21 giugno 2015</ref>