Paolo Villaggio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 52:
*L'ho detto e ripetuto in quegli anni, l'unico libro che circolava nel manicomio era ''Fantozzi''. Io Fantozzi l'ho letto per dieci anni, ho imparato la maschera di Fantozzi e l'ho trovata così esilarante che sono diventata un Fantozzi anch'io. ([[Alda Merini]])
*Io credo che Fantozzi sia proprio una maschera e come una maschera ha creato una sintesi, quella dello scarognato che si trova in negativo e non ha paura di andare sempre più in basso [...] chi lo scrive, chi lo inventa e chi lo porta sul palcoscenico è qualcuno che è raffinato, nella ricerca e nella messa in scena, ha una sapienza, ha una cultura. ([[Dario Fo]])
*Certo, con Fantozzi Villaggio è diventato un mito. Rappresenta la rivolta contro la presunta superiorità antropologica della sinistra, la resistenza che l’impiegato oppone a chi vuole colonizzare il suo tempo libero, lo sberleffo nei confronti dell’imbecillità di chi ci comanda. ([[Aldo Grasso]])
*Paolo Villaggio, il cui sensazionale cinismo riluceva in ogni intervista, in ogni occasione pubblica, non ha previsto, per il suo omino, alcuna via di scampo. Goffo, panzuto, inetto, un vero e proprio perfezionista della mediocrità. Vittima e al tempo stesso succube complice di un’azienda- carnefice, quintessenza della ferocia gerarchica e della disumanità di una società fatta per la felicità di pochi e irraggiungibili capi, ma retta dalla massa inginocchiata dei subalterni, senza potere e senza identità. Come l’operaio di [[Charlie Chaplin]] in ''Tempi moderni'', ma senza che l’ingranaggio che lo stritola si materializzi, e dunque senza nemmeno l’autodifesa ginnica di [[Charlot]], la possibilità di divincolarsi, di ribellarsi alla Macchina [...] Villaggio ha messo in scena il personaggio dell’Inadeguato in varie edizioni: il prestigiatore crucco che sbaglia tutto, il presentatore impreparato e dunque aggressivo, lo showman incapace, l’impiegato- ameba. Una spietatezza sublime lo ha reso uno dei pochi veri grandi della comicità italiana di sempre. Verrebbe da dire: un maestro, se non avessimo il timore di offenderne l’indomito cinismo. ([[Michele Serra]]))
 
==Collaborazioni==