Giampiero Carocci: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*{{NDR|[[Benito Mussolini|Mussolini]]}} Fu un corruttore sapiente che all'occorrenza sapeva solleticare tutti i difetti degli uomini, quelli del popolo e quelli dei potenti. Non credeva negli uomini e li disprezzava. Non aveva amici. Restò sempre vicino al popolo nella misura in cui il capofazione è vicino ai suoi seguaci e, ancora più, nella misura in cui l'attore è vicino alla platea degli ammiratori. (Le origini, p. 14)
*{{NDR|Mussolini}} Era quasi un grande giornalista e ne aveva, anche politicamente, le qualità e i difetti: acuta capacità di diagnosi della situazione politica, intuito sicurissimo di ciò che il pubblico desidera, abilità di polemista, intelligenza rapida, vivace e superficiale, cultura disordinata, approssimativa e dilettantesca. (Le origini, p. 15)
 
===[[Explicit]]===
Si era nei giorni dell'insurrezione milanese<ref>{{cfr}} [[w:Caduta della Repubblica Sociale Italiana|voce su Wikipedia]]</ref>. [[Benito Mussolini|Mussolini]], ormai braccato da vicino, si congedava da un suo seguace e gli tracciava a voce una specie di testamento spirituale. Aggiunse che, quanto a lui personalmente, il suo sacrificio era necessario e che era pronto ad accettarlo. Le sue parole sembravano – e probabilmente lo erano – commosse. Forse in quel momento pensava al progetto di difendersi ad oltranza in Valtellina. Non sappiamo se, quando lasciò Milano, egli si apprestasse a giuocare l'ultima carta della difesa in Valtellina o della fuga in Svizzera. I partigiani lo scoprirono vicino al confine svizzero, travestito da tedesco.
 
==Note==