Giampiero Carocci: differenze tra le versioni

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===[[Incipit]]===
La [[Prima guerra mondiale|guerra del 1914-1918]], la grande guerra, aveva gettato la vecchia [[Europa]] in una crisi profonda. Mai fino allora l'economia, le società e gli stati erano stati sottoposti ad uno sforzo così intenso. Mai fino allora masse così grandi di uomini, nelle trincee, avevano maturato la coscienza di essere le protagoniste dirette della vita politica. Finivano il [[XIX secolo|secolo XIX]] e quella che, sempre più lontana nel tempo, fu nostalgicamente chiamata ''la belle époque''<ref>{{cfr}} [[w:Belle Époque|voce su Wikipedia]]</ref>. Tempi difficili si avvicinavano per le istituzioni liberali e per l'economia capitalistica, che aveva raggiunto un grado fino allora mai visto di concentrazione. Dappertutto in misura e modo diversi, ma dappertutto, grandi innovazioni si affermavano nelle strutture economiche, nei rapporti fra le classi, nelle istituzioni politiche, nel costume.
 
===Citazioni===
*{{NDR|Mussolini}} Fu un corruttore sapiente che all'occorrenza sapeva solleticare tutti i difetti degli uomini, quelli del popolo e quelli dei potenti. Non credeva negli uomini e li disprezzava. Non aveva amici. Restò sempre vicino al popolo nella misura in cui il capofazione è vicino ai suoi seguaci e, ancora più, nella misura in cui l'attore è vicino alla platea degli ammiratori. (Le origini, p. 14)
 
===[[Explicit]]===