Giampiero Carocci: differenze tra le versioni

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incipit di Storia del fascismo
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*Il trinomio dei [[puritani]] inglesi non fu quello divenuto famoso con la rivoluzione francese, «libertà uguaglianza, fraternità» ma fu «religione, proprietà, libertà». Poiché mancava loro una teoria rivoluzionaria, erano convinti di lottare così caparbiamente non già per fare una rivoluzione (parola che, fra l'altro, allora non aveva il significato attuale ma indicava la rotazione degli astri) bensì per difendere il passato. (da ''La rivoluzione inglese'', p. 48)
*La [[Guerra civile inglese|rivoluzione]] aveva fallito negli obiettivi più radicali ma aveva vinto negli altri. In molti campi non fece altro che consolidare alcune tendenze di fondo tradizionalmente presenti nel paese: l'autogoverno locale, le garanzie giudiziarie, il controllo del parlamento. Ci fu però un campo, quello della [[libertà di pensiero|libertà di coscienza]], che fu una conquista nuova di cui l'Occidente intero è debitore alla rivoluzione inglese. (da ''La rivoluzione inglese'', p. 118)
 
==[[Incipit]] di ''Storia del fascismo''==
La guerra del 1914-1918, la grande guerra, aveva gettato la vecchia Europa in una crisi profonda. Mai fino allora l'economia, le società e gli stati erano stati sottoposti ad uno sforzo così intenso. Mai fino allora masse così grandi di uomini, nelle trincee, avevano maturato la coscienza di essere le protagoniste dirette della vita politica. Finivano il secolo XIX e quella che, sempre più lontana nel tempo, fu nostalgicamente chiamata ''la belle époque''. Tempi difficili si avvicinavano per le istituzioni liberali e per l'economia capitalistica, che aveva raggiunto un grado fino allora mai visto di concentrazione. Dappertutto in misura e modo diversi, ma dappertutto, grandi innovazioni si affermavano nelle strutture economiche, nei rapporti fra le classi, nelle istituzioni politiche, nel costume.
 
==Bibliografia==