Ferruccio Masini: differenze tra le versioni

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*''Ogni parola sarà cancellata ma non quella della notte | Cresci amore nel tuo spasimo fino a raggiungermi | Io cresco fino a te e sono un antico spasimo | Ogni parola sarà cancellata ma non quella | della notte. Non quella che mi hai bisbigliato | tra le labbra che non erano labbra | ma solo foglie che mordevano altre foglie | e rami e radici e voragini senza stelle | Non quella che annienta il carcere della separazione | Perché nulla di noi era più separato Io ero tu e tu | eri me e nulla era separato. E la carne non era | separata dalla carne né il sangue dal sangue | né il tormento dal tormento | né l'agonia dell'erba dalla sete nera della falce | Con quel grido terribile ci siamo chiamati | quel grido della mescolanza | quando il nostro respiro non duplice ma uno | era il muggito del mare | che scrolla le mura del mondo | Ogni parola sarà condannata e riarsa ma non quella dellanotte | Non chiedermi chi sono – Io ero prima che la terra | si dividesse dal mare ero l'onda che ti esprime sul declivio | dell'autunno come il presagio della vertigine | Ho modellato il tuo fianco ho riempito fino al silenzio della | morte la musica del tuo corpo | Ogni parola sarà cancellata ma non quella della notte.'' (da ''La mano tronca''<ref>In ''Filosofia dell'avventura'', Ananke, Torino, 2006, p. 57. ISBN 8873251315</ref>)
*"Questo libro ha la forma di un palinsesto. La Scrittura Cancellata si riferisce allo strato più profondo che temporalmente può essere collocato negli ultimi anni della guerra fascista; la Soprascrittura riguarda invece i giorni che diciamo nostri e che forse non lo sono neppure più" (La vita estrema, Masini, 1985)
*Una poesia, questa di [[Nelly Sachs]], che non ci riporta soltanto il dono della parola dopo l'orrore di Auschwitz, ma che cerca nella parola il segreto di una giustificazione religiosa del male, di una teodicea che ci {{sic|concilii}} in qualche modo con il ''mysterium iniquitatis''. Un messaggio trepidamente raccolto e consegnato a noi – oltre la spaventosa eclisse di un mondo <sup>«/sup>umano<sup>></sup> – quasi per comunicarci la quintessenza di una gnosi salvifica, di una illuminazione segreta quale è quella di chi custodisce nella poesia l'arte dolorosa di decifrare una «trascendenza bella» nella polvere, un «segno regale» nel mistero dell'aria.<ref>In ''Itinerario sperimentale nella letteratura tedesca'', ''Quaderni di ricerca N. 1'', diretti da Ferruccio Masini e Pietro M. Toesca, Studium Parmense, Parma, 1970, p. 310.</ref>
 
==''Aforismi di Marburgo''==