Macchina: differenze tra le versioni

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*– Ah, son gli ultimi sprazzi, è inutile farsi illusioni. I prossimi aerei non avranno pilota.<br>– E poi tu sarai troppo vecchio!<br>– Dopo di noi la macchina! Siamo sulla buona strada! Tu guarda gli equipaggi... Ti ricordi quelli che avevi sul 24? Polacchi, spagnoli, tutte le razze! Non potevi confonderli, erano vivi. Questi d'adesso... se gli apri la pancia t'accorgi che vanno a transistor!<br>[...]<br>– Ma questo è voluto, mio caro, per eliminare il fattore personale. Adesso è tutto molto più complicato, i tempi di reazione sono brevi... uno non può dipendere dall'uomo come una volta.<br>– E da che si dipende? [...] Lo vuoi sapere? A me piace il fattore personale. (''[[A prova di errore (film 1964)|A prova di errore]]'')
*Chi è il nutrimento vivente della macchine di Metropolis...?! Chi lubrifica gli ingranaggi delle macchine con il proprio sudore...?! Chi alimenta le macchine con la propria carne...? Lasciatele morire di fame le macchine, stupidi...! Lasciatele crepare...!! Distruggete... le macchine...!! (''[[Metropolis (film 1927)|Metropolis]]'')
*– È tutto connaturato con la tecnologia. Le macchine servono a risolvere le situazioni.<br>– E poi, non contente, si mettono a crearle le situazioni!<br>– Non necessariamente.<br>– Il rischio esiste, l'ha detto anche lei.<br>– Ma qualsiasi cosa viene controllata, signor Raskob. Controllata varie volte.<br>– E il controllore chi lo controlla? Dove finisce la catena? Insomma, chi è il responsabile? [...] È troppo complicato. Ed è proprio questo che mi fa più paura: l'unica cosa che si può affermare è che non c'è un responsabile. (''[[A prova di errore (film 1964)|A prova di errore]]'')
*Il [[cinema]], la [[radio]], il mondo della macchina nel suo complesso, deve forse servire a una migliore conoscenza di noi stessi, alla consapevolezza di quello che «non» siamo. ([[Ernst Jünger]])