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*Il [[tonno]] percepisce così bene l'arrivo dell'equinozio e del solstizio che l'uomo stesso può imparare da lui senza avere bisogno di usare le tavole astronomiche. Questo animale si ferma dovunque lo sorprenda il solstizio d'inverno e in quello stesso luogo se ne rimane immobile a passare i suoi giorni fino all'arrivo dell'equinozio. (cap. 29)
*Essi {{NDR|i tonni}} infatti sono arrivati a vette di conoscenza matematica tali che, amando molto vivere tutti insieme e nutrirsi in gruppo, danno sempre al loro schieramento la forma di un cubo e ne fanno, per così dire, un volume compatto che li raggruppa tutti quanti fasciandolo con sei superfici piane uguali. Quindi, nuotano in questa disposizione, mantenendo una forma quadrangolare su due lati. Ne consegue dunque che chi è preposto all'avvistamento dei tonni, una volta che ha visto il numero di pesci vicini alla superficie, può rendere noto il numero complessivo del [[Banco (pesci)|banco]], sapendo che la profondità è uguale alla larghezza e alla lunghezza. (cap. 29)
*L'abitudine di proseguire in banchi di pesci, del resto, ha dato anche il nome alle [[amia|amie]]. E penso che lo stesso valga anche per i giovani tonni. Quanto alle altre specie che – come è noto – vivono in comunità e si dispongono in banchi, non sarebbe possibile mettersi a contare con esattezza i componenti di questi gruppi. Piuttosto si deve passare a parlare di forme di solidarietà individuale e di simbiosi fra specie di animali marini. Una di queste, quella del «[[Granchio pisello|guardiapinna]]», ha fatto consumare grandi quantità di inchiostro a [[Crisippo di Soli|Crisippo]], che – per così dire – ha insignito questa bestia della proedria in tutte le sue opere di fisica e di etica. Egli, comunque, non deve avere conosciuto il «guardiaspugna», che altrimenti non avrebbe tralasciato. (cap. 30)
*Per il resto, la [[porifero|spugna]] non è priva di anima né è priva di percezione e di sangue, ma, come molti altri animali, sta abbarbicata sugli scogli ed è fornita di un movimento suo proprio, fatto di contrazioni e di espansioni, che ha però bisogno di stimoli che le inducano il ricordo e la istruiscano. (cap. 30)
*I [[murice|murici]] della porpora vivono in gruppo e, come le api, fabbricano tutti insieme favi all'interno dei quali si dice che si riproducano. Raccolgono le parti commestibili delle alghe e dei muschi marini che rimangono attaccate alle loro conchiglie e si servono reciprocamente, a rotazione, una sorta di banchetto periodico, dal momento che ognuno di loro, in serie, nutre l'altro. (cap. 30)