Douglas Adams: differenze tra le versioni

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*Nell'elenco del peggior tipo di poesia dell'Universo, la poesia vogon occupa, com'è noto, il terzo posto. Il secondo posto ce l'hanno gli azgoth di Kria. Durante una recita del loro Poeta Laureato Gruntus il Flautolento (recitava la poesia ''Ode a un pezzetto di mastice verde che mi sono trovato sotto un'ascella un mattino di piena estate'') quattro spettatori morirono di emorragia interna, mentre il Presidente dell'Ente Centro–galattico Arti Nocive per riuscire a sopravvivere si staccò con un morso una gamba.
*– Inutile resistere! – ringhiò la guardia.
*Anticamente, nelle nebbie dei tempi più remoti, nei grandi giorni gloriosi dell'ex Impero Galattico, la vita era selvaggia, aspra e forte, e in gran parte esentasse. Possenti astronavi navigavano tra soli esotici, cercando avventura e fortuna tra i più lontani meandri dello spazio galattico. In quei tempi gloriosi gli animi erano coraggiosi, le poste erano alte, gli uomini erano veri uomini, le donne erano vere donne, e le piccole creature pelose di Alpha Centauri erano vere piccole creature pelose di Alpha Centauri. E tutti osavano affrontare ignoti orrori, compiere grandiose imprese, azzardare a testa alta [[Anacoluto|anacoluti]] che nessuno aveva mai azzardato prima: fu così che fu forgiato l'Impero.
*Questo pianeta ha –– o piuttosto aveva –– un problema, che era questo: la maggior parte della gente che ci vive era scontenta per la maggior parte del tempo. Furono suggerite molte soluzioni per questo problema, ma gran parte di esse erano basate sui movimenti di piccoli pezzi verdi di carta, il che è bizzarro, dato che, tutto considerato, non erano i piccoli pezzi verdi di carta ad essere scontenti.
*Una delle cose che Ford Prefect aveva sempre trovato difficile comprendere a proposito degli esseri umani era che avevano il vizio di affermare e ripetere cose assolutamente ovvie, come risultava evidente da frasi quali "Che bella giornata!" o "Come sei alto!" oppure "Oddio, mi sembra che tu sia caduto in un pozzo profondo nove metri: ti sei fatto male?". In un primo tempo Ford si era fatto una sua teoria per spiegare questo strano comportamento. Aveva pensato che le bocche degli esseri umani dovessero continuamente esercitarsi a parlare per evitare di rimanere inceppate. Dopo avere osservato e riflettuto per alcuni mesi, Ford aveva abbandonato questa sua teoria per un'altra. Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca, correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello. Dopo un po' aveva abbandonato anche questa teoria, considerandola eccessivamente cinica, e aveva deciso che in fondo gli esseri umani gli piacevano molto, anche se non poteva mai fare a meno di preoccuparsi e disperarsi davanti alla terribile quantità di lacune che le loro conoscenze presentavano.