Poesie dalle serie televisive: differenze tra le versioni
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*''Di' che sono stanco, di' che sono triste, | di' che non ho più ricchezza né salute, | dimmi che ormai sono invecchiato, | ma aggiungi che Jenny mi ha baciato.'' (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (terza stagione)|Ai confini della realtà]]'')
*''È l'ultima notte dell'anno e la neve fitta non smette di fioccare, | scoccano le tre e io sono a Queens e non ho mezzi per rientrare. | La taverna si svuota, le luci si smorzano, | le vetture a cavalli
*''È umano commuoversi anche per uno shampoo | la sua fragranza riuscì a fendere | schiere di effluvi e miasmi assortiti. | Nell'aria si diffuse l'aroma | di una bellezza che sbocciava, la sua.'' (''[[Seinfeld (ottava stagione)|Seinfeld]]'')
*''Era la notte che oggidì ha preceduto, alla taverna io mi attardavo, | dei discepoli le sudate carte col calamo vergavo, | [...] Quand'ecco una donzella un sorriso m'ha scoccato, | la veste dicea «son ricca!», i suoi occhi «amo il peccato.» | Ella mi domandò: «siete un docente?» ed io risposi: «sì, vi sorprende?» | «no, ma devo avervi» gemette lei «i sensi, il tweed mi accende!» | Allor di furia scappammo | e alle mie stanze giungemmo | sul sofà ci accasciamo | e corbezzoli, se dentro ci demmo! | Il corpetto le sciolsi e lei mi strinsi eccitato | questa, o amico, è la storia dell'Affitacamere Beffato.'' (''[[How I Met Your Mother]]'')
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