Kaṭha Upaniṣad: differenze tra le versioni

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*È difficile camminare sul filo di un rasoio; così, dice il saggio, è aspro il cammino verso la salvezza.<ref>Citato in epigrafe a [[William Somerset Maugham|W. Somerset Maugham]], ''Il filo del rasoio'', traduzione di Maria Martone, Arnoldo Mondadori Editore, Verona, 1946, p. 7.</ref>
:''The path is as sharp as a razor, impassable and difficult to travel, so the wise declare.'' (III, 14)<ref>Testo originale inglese in ''[http://www.yoga-age.com/upanishads/katha.html Katha Upanishad]'', traduzione dal sanscrito di Swami Paramananda.</ref>
*Questo [[Aśvattha]] eterno, le cui radici vanno in alto e i rami in basso, è il puro (''śukram''), il [[Brahman]], ciò che chiamano la Non-Morte. Tutti i mondi riposano in lui! (VI, I) <ref>Citato da [[Mircea Eliade]], ''Trattato di storia delle religioni'', Bollati ISBN 978-88-339-1849-5 p.248</ref>
*''Non dalla parola, né dalla mente, | né dalla vista può egli mai essere raggiunto. | Come, allora, può egli essere percepito | se non esclamando «Egli è»?'' (VI, 12; 2001)<ref>Numerato come II, III, 12 in Raphael.</ref>