Sandro Veronesi: differenze tra le versioni

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* Vorrei che sulla mia tomba scrivessero "era un uomo buono", ma se non gli viene di scriverlo vorrà dire che non lo sono stato.<ref name=IoDonna>Dall'intervista di Teresa Ciabatti, ''Sono integro, ma non del tutto...'', ''Io Donna'', 18 ottobre 2014.</ref>
 
==''Caos Calmocalmo''==
*Devo sforzarmi di essere leggero come lei. Devo sintonizzarmi sulla frequenza purissima del suo fiatone, della sua spossatezza senza passato né futuro. Devo sforzarmi di stare anch'io dentro la bolla. Neve. Ormoni. [[Emozione]]. [[Silenzio]]. Ma il silenzio, non so perché, non riesco a sopportarlo. Devo parlare...
*...e comunque quella canzone dice bene, siamo solo incidenti in attesa di capitare...
*Il [[caos]]. Però un caos gioioso, privo di drammaticità, perché i bambini, anche se non sono ancora usciti, hanno già cominciato a spargere qua fuori la sostanza che permette loro di sopravvivere agli adulti, quella specie di antistaminico naturale che rilassa un po' i genitori e li fa regredire, e li rende non solo compatibili ma talvolta addirittura complici del caos del quale loro, i bambini, si sentono parte: il caos delle loro camerette prima dell'ordine di rimettere a posto, il caos degli zaini al ritorno da scuola, degli astucci, dei cassetti, dei quaderni; il caos semplice e fondamentalmente calmo nel quale crescebbero tutto il [[tempo]], se gli fosse permesso, senza comprendere fino in fondo la maggior parte delle cose che accadono ma, proprio per questo, con la capacità di viverle molto intensamente.
*I topi non avevano nipoti. {{NDR|[[Palindromi dai libri|palindromo]]}}
* La gente pensa a noi infinitamente meno di quanto crediamo. Non ci pensa quasi mai, questa è la verità.
*Noi trasferiamo sui figli le nostre emozioni. Fino ad una certa età quello che loro provano riguardo a qualsiasi cosa non è che la riproduzione o una loro elaborazione di ciò che proviamo noi [[genitore|genitori]]. Non di ciò che ci sforziamo di manifestare, attenzione: di ciò che proviamo veramente.
*Ogni parola, del resto, anche la più ridicola, pronunciata poco prima della morte di una persona danza sul confine oscuro della profezia, ma non bisogna scordare mai che il [[tempo]] scorre in un verso solo, e ciò che si vede ripercorrendolo all'indietro è fuorviante. Il tempo non è [[palindromo]]: partendo dalla fine e risalendolo all'indietro tutto sembra assumere significati diversi, inquietanti, sempre, e non bisogna farsi impressionare da queste cose.