André Brissaud: differenze tra le versioni

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→‎Le «grandi purghe» di Mosca: le vittime dell'Armata Rossa (i puntini di sospensione alla fine della citazione sono nel testo)
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*Ancora più straordinario, ma altrettanto necessario al terrorismo staliniano è il decreto del 7 aprile 1935 col quale vengono estese tutte le pene, compresa quella di morte, ai ragazzi dai 12 anni in avanti. Questo decreto sarà violentemente criticato dalle potenze occidentali. [...] Ma se Stalin ha corso il rischio di questa pubblicità negativa è stato proprio per dare a questa legge la sua piena carica di terrore. I suoi nemici sanno ormai che se non si piegano alla sua volontà, Stalin può far uccidere i loro figli come complici. (Parte prima. ''Sulle orme di Ivan il Terribile'', ''La pena di morte viene estesa anche ai ragazzi di 12 anni'', p. 76)
 
*Il bilancio è terribile.<br />Giudicate voi stessi: secondo i calcoli del professore sovietico Ernst Genri, ecco il numero delle vittime dell'Esercito Rosso:<br />3 marescialli su 5,<br />14 generali dell'esercito su 16 (1<sup>a</sup> e 2<sup>a</sup> classe),<br />8 ammiragli su 8 (1<sup>a</sup> e 2<sup>a</sup> classe),<br />60 generali di corpo d'armata su 67,<br />136 generali di divisione su 199,<br />221 generali di brigata su 397.<br />Il cento per cento degli ammiragli! Il novanta per cento dei marescialli e dei generali, ai quali occorre aggiungere l'ottanta per cento dei colonnelli! Gli undici vice commissari alla Difesa saranno anch'essi liquidati, come 75 degli 80 membri del Supremo Soviet Militare!<br />Ma questa pulizia non si limita ai gradi superiori: 35.000 ufficiali, vale a dire esattamente la metà di tutto il corpo degli ufficiali, saranno arrestati e giustiziati{{sic|...}}<br />In questa lugubre statistica, non calcoliamo affatto il numero infinito dei membri delle famiglie degli ufficiali che furono giustiziati, deportati, imprigionati... (Parte seconda. ''Stalin massacratore dell'Armata Rossa'', ''Bilancio'', pp. 208-209)
 
*La vastità del terrore staliniano è smisurata rispetto ai precedenti. Tenendoci alle approssimazioni prudenti, libere e oggettive, deduciamo che lo stalinismo, in venticinque anni, al 1928 al 1953, ha fatto circa trenta milioni di morti.<br />Ricordiamo queste tre sanguinose cifre dello stalinismo:<br />– otto milioni di vittime della liquidazione dei contadini e della carestia;<br />– diciassette milioni di vittime nei campi di lavoro e nelle prigioni;<br />– cinque milioni di fucilati o di esecuzioni sommarie.<br />È impossibile fornire cifre più precise, ma questa stime sono confermate dal paragone con le statistiche della popolazione sovietica, pubblicate all'inizio degli anni Trenta nel censimento ufficiale del 15 gennaio 1959. (Parte terza. ''Tutta una nazione sotto il terrore'', ''Trenta milioni di morti in venticinque anni'', pp. 250-251)