Jerome K. Jerome: differenze tra le versioni

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*[[Praga]] è una delle città più interessanti d'Europa. Le sue pietre sono, per così dire, sature di storia e di ricordi romantici; ogni suo sobborgo è stato un campo di battaglia. È la città in cui fu concepita la Riforma e in cui maturò la Guerra dei trent'anni. Però, vien fatto di pensare che una buona metà dei guai che Praga ha passato, sarebbe stato possibile evitarla, se le case della città avessero finestre meno ampie e meno tentatrici. La prima di tante catastrofi ebbe inizio dopo che i sette consiglieri cattolici furono gettati fuori dalle finestre del municipio e andarono a finire sulle picche degli hussiti che stavano di sotto. Il segnale della seconda catastrofe fu dato con il lancio dei consiglieri imperiali dalle finestre del vecchio Burg, situato nella parte alta della città; fu quella la seconda ''Fenstersturz'', o defenestrazione di Praga. Dopo d'allora altre fatali questioni si sono definite in Praga, ma, dato che la loro liquidazione è avvenuta senza violenze, vien fatto di concludere che le discussioni si svolsero nella cantine. Per un autentico praghese, infatti, l'avere a portata di mano una finestra da introdurre come argomento nella disputa avrebbe costituito una tentazione troppo forte. (p. 133)
*La [[lingua ceca]], a quanto si dice, è antichissima e ha un alto valore dal punto di vista filologico. Il suo alfabeto contiene quarantadue lettere e suggerisce allo straniero un parallelo con l'alfabeto cinese. Non è una lingua che si possa imparare in un batter d'occhio. (p. 135)
*Dicono che i buoni tedeschi vanno a morire a [[Karlovy Vary|Carlsbad]], come i buoni americani a Parigi.<br/>Io ne dubito, poiché è un gran luogo piccolo e inadatto a ospitare una gran folla di persone. (p. 144)
*[[Norimberga]], per chi ci arriva aspettandosi di vedere una città di aspetto medioevale, è una delusione. Non mancano, è vero, angoli bizzarri e scorci pittoreschi, ma sono dovunque inframmezzati con qualcosa di moderno, e anche ciò che è antico non lo è tanto quanto ci si aspettava. Dopo tutto, una [[città]] è come una donna: ha soltanto l'età che dimostra, e Norimberga è una dama ben conservata alla quale è difficile dare un'età, mascherata com'è dalla vernice fresca e dagli stucchi, nello sfolgorio delle luci a gas ed elettriche. Eppure, osservando con attenzione, si finisce col vedere anche le sue mura rugose e le sue torri grigie. (p. 145)
*Un altro oggetto col quale si riesce ottimamente a procurarsi delle emozioni in Germania è la comune carrozzella per bambini. A quel che si può fare o non si può fare con un ''Kinderwagen'', come lo chiamano laggiù, sono dedicate pagine e pagine nei codici tedeschi; dopo aver letto quelle pagine, si deve concludere che l'uomo capace di spingere una carrozzella per bambini in una città tedesca, senza infrangere la legge, sarebbe tagliato per la carriera diplomatica. Non si può andare a passo di lumaca con una carrozzella per bambini. Né si può andare troppo in fretta. Non si deve intralciare il cammino dei passanti con la carrozzella, e se qualcuno si trova sulla sua strada, è la carrozzella che deve togliersi di mezzo. Se ci si vuol fermare bisogna andare nel luogo appositamente designato, dove le carrozzelle si possono fermare, e quando si arriva là, ci si ''deve'' fermare. Non si può attraversare la strada con una carrozzella; se voi e il bambino abitate dall'altra parte della strada, peggio per voi. Non dovete lasciare la vostra carrozzella da nessuna parte, e soltanto in certi luoghi ve la potete portare dietro. Direi che, in Germania, chi porta in giro una carrozzella per bambini, si può procurare in mezz'ora tante grane, da averne abbastanza per un mese. Qualunque giovane inglese desideroso di attaccar lite con la polizia, otterebbe magnificamente lo scopo andando in Germania e portando con sé una carrozzella per bambini. (pp. 162-163)