Mauro Leonardi: differenze tra le versioni

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*Papa Francesco, checché ne dicano i suoi detrattori cattolici, riafferma fortemente l'identità cattolica, quella per cui un cattolico è riconosciuto nel mondo, ma non pensa all'identità cattolica asserragliandola in un sistema di pensiero chiuso: vede l'identità cattolica pensandola in relazione agli altri, cioè capace di offrire quello che ha e ricevendo dagli altri quello che gli altri le possono dare. <ref name=sussidiario12>Da ''[http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/3/13/13-MARZO-2013-Papa-Francesco-la-tradizione-non-e-mai-stata-cosi-forte-/753783/ «Papa Francesco, la tradizione non è mai stata così forte»]'', ''IlSussidiario.net'', 13 marzo 2017.</ref>
 
*{{NDR|A proposito della canonizzazione dei pastorelli di Fatima}} Al contrario di come pensano editori, registi ed autori, i veggenti non sono star. Non c’è un pallone d’oro di chi ha visto di più, prima e per più tempo. I veggenti, come ci insegnano i due santi bambini di Fatima, non sono dei privilegiati, con personalità carismatiche, con un “di più” morale o spirituale. Sono persone pervase da un’intensa coscienza di inadeguatezza, immersi in qualcosa il cui significato rimaneva ai loro occhi largamente ignoto ed oscuro ma che non per questo però, al contrario di quanto capita a noi, hanno pensato di tirarsene fuori o indietro. Perché i bambini vivono la vita che Dio dà loro. Non se ne allontanano come facciamo noi adulti che la sottoponiamo al vaglio della nostra intelligenza – della nostra mancanza di intelligenza – e la scartiamo se non ci soddisfa. Forse la Chiesa, indicandoci quei due bambini, ha qualcosa da dirci. <ref name=sussidiario266sussidiario1122>Da ''[httpshttp://mauroleonardiwww.itilsussidiario.net/News/Cultura/2017/055/12/ilsussidiarioPASTORELLI-netDI-fatimaFATIMA-Non-sono-santi-perche-hanno-visto-Maria-ma-per-la-semplicita-del-loro-cuore/763773/ «PASTORELLI DI FATIMA/ Non sono santi perché hanno visto Maria, ma per la semplicità del loro cuore»]'', ''IlSussidiario.net'', 12 maggio 2017.</ref>
 
*Come riconoscere chi conduce una doppia vita? Spesso, paradossalmente, sono coloro che illustrano con maggior splendore le verità che non vivono. Nessuno meglio di un adultero sa come spiegare il bene del matrimonio indissolubile; non c’è come non pagare le tasse per lapidare in pubblico, con lucidità e metodo, gli evasori fiscali. Questo paradosso avviene perché chi non li vive, trasforma i valori traditi in idoli disincarnati. Nel vivere una verità, invece, c’è sempre un cammino da condividere, una fatica da portare insieme: solo dopo, balbettando, si può provare a raccontarla. Invece chi dice il valore di una verità senza esitazioni, senza cedimenti, senza sfumature, quasi sempre è perché non la vive. Non se l’è caricata sulle spalle. <ref name=metro123>Da ''[https://mauroleonardi.it/2017/05/17/metro-doppia-vita/ «METRO – La verità e la menzogna»]'', 17 maggio 2017.</ref>