Dino Formaggio: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: la luce come essenza di artisticità
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*Sia nel caso del [[Francesco Milizia|Milizia]] che nel caso del [[Benedetto Croce|Croce]] è l'adesione a una poetica classicista che conduce, più o meno consapevolmente, ad una repugnanza verso l'arte barocca. Si tratta, nell'un caso come nell'altro, di un atto fondamentale di rifiuto che proviene da una "certa ragione", vale a dire una certa concezione della ragione come ordine ideale ed ideale proporzione ed equilibrio di parti distinte; in definitiva, è il rifiuto che l'intellettualismo illuminista oppone all'anarchica contraddittorietà e paradossalità del vivente. (I ''L'idea di Barocco'', p. 8)
 
*Tintoretto, [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]], [[Rembrandt]]: dalla crisi del Rinascimento all'età del Barocco, ecco le tre maggiori variazioni e dimostrazioni del nuovo significato assunto dal problema della luce come essenza di artisticità. Si tratta, in tre direzioni diverse, della medesima ricerca di fondo: il tentativo di dar vita, sull'ormai sopravvenuta stanchezza degli schemi classici, ad una nuova arte più viva, più potentemente espressiva, infine più propriamente e liberamente arte. (I ''L'idea di Barocco'', p. 14)
 
*Esso {{NDR|il [[Barocco]]}} non è solo un ideale d'arte, ma anche un'ideale di vita. Per questo, in esso, la riscoperta funzionalità dell'arte appare così strettamente legata con l'infinita dinamicità e con l'irrazionale contraddittorietà della vita. (I ''L'idea di Barocco'', p. 18)