Matthieu Ricard: differenze tra le versioni

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*I [[bonobo]] sono consapevoli delle conseguenze dei loro gesti, il che dimostra fino a che punto siano capaci di provare preoccupazioni che sottintendono lo stesso senso morale presente negli umani. (p. 270)
*Quando notiamo che l'altro ha una necessità che, se soddisfatta, gli permetterà di provare benessere o di evitare sofferenze, l'[[empatia]] provoca innanzitutto la condivisione spontanea di quella necessità. In seguito, la preoccupazione per l'altro genera la volontà di aiutarlo a soddisfarla. Al contrario, quando non diamo valore all'altro, questi ci sarà indifferente: non terremo affatto conto dei suoi bisogni, e forse non ne saremo neppure consapevoli.<br />Eppure l'esperienza dimostra che non basta puntare sulla compassione dei nostri simili. È indispensabile ''proteggere'' gli animali dagli abusi e dalle sofferenze cui vengono sottoposti da parte di coloro che, per l'appunto, di compassione non ne hanno. (p. 272)
 
===[[Explicit]]===
Un numero crescente di persone non si accontenta più di un'etica limitata ai comportamenti dell'uomo verso i suoi simili, e chiede che la benevolenza sia rivolta a tutti gli esseri, non come un'aggiunta facoltativa, ma in quanto componente essenziale dell'etica stessa. Spetta a noi continuare a promuovere l'avvento di una giustizia e di una compassione imparziali, nei confronti dell'insieme degli esseri senzienti. La bontà non è un obbligo: è la più nobile espressione della natura umana. <!--(pp. 300-301-->
 
==Bibliografia==