Belva di guerra: differenze tra le versioni

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*'''Kaminski''': Quanto... quanto resteremo qui, signore? <br/> '''Daskal''': Fino all'alba, quando potremo vedere dove andiamo. <br/> '''Konstantin Koverchenko''': Posso aprire il portello? <br/> '''Daskal''': No. <br/> '''Kaminski''': Signore, devo pisciare. <br/> '''Daskal''': Tienitela. <br/> '''Anton Golikov''': Hai un po d'acqua, Samad? <br/> '''Samad''': Abbiamo lasciato tutte le borracce là fuori, e anche tutte le razioni. <br/> '''Kaminski''': Ottimo! I tuoi amici questa sera faranno festa. <br/> '''Daskal''': Non ci servono né acqua né cibo, qui siamo al sicuro. I miei carri sono stati colpiti da ogni tipo di proiettile. In Mongolia, una volta, RPG: colpo diretto. Il comandante, l'artigliere e la torretta sono andati in pezzi. {{NDR|ride sottovoce}} Io ho portato quello che è rimasto nelle nostre linee. I carri di oggi sono migliori, molto meglio.
*'''Daskal''': Metti Samad nel tuo obiettivo. <br/> '''Konstantin Koverchenko''': Cosa? <br/> '''Daskal''': Uccidilo, è un traditore. <br/> '''Konstantin Koverchenko''': Ma è impazzito? <br/> '''Daskal''': La tua condotta ti ha fatto finire dai servizi segreti alle operazioni di copertura su questo carro, la prossima tappa sarà la prigione. Con un simile passato io non disubbidirei a un ordine. Ora uccidi Samad. <br/> '''Konstantin Koverchenko''': No.
*'''Konstantin Koverchenko''' {{NDR|dopo che Daskal ha sparato a Samad}}: Perché?! Ho detto, perché?! <br/> '''Daskal''': Sta zitto! {{NDR|Koverchenko annota l'accaduto sul giornale di bordo}} Che stai facendo? <br/> '''Konstantin Koverchenko''': Sto facendo rapporto! <br/> '''Daskal''': Scrivi anche che ti sei rifiutato di eseguire un ordine, finirai davanti alla corte marziale! <br/> '''Konstantin Koverchenko''': Questo è quello che accadrà a lei, signore!
*'''Daskal''': Se tu fossi stato il comandante avresti fatto la stessa cosa. Samad aspettava l'occasione buona per mettere questo carro nelle mani del nemico, ma io sono stato troppo furbo per lui, anche se non ho studiato filosofia. Ho letto il tuo dossier, signor intellettuale: cosa immagini che dica di te? <br/> '''Konstantin Koverchenko''': Che io penso a me stesso. <br/> '''Daskal''': Pensi a te stesso... Quando avevo otto anni difendevo Stalingrado, non pensavo a me stesso. Quando la patria ci ha chiesto la vita noi l'abbiamo data. Mio padre non ha pensato a se stesso, lui l'ha data! Mia madre non ha pensato a se stessa, l'ha data! Mio fratello non ha pensato a se, l'ha data! I miei compagni mi legavano una corda intorno alla vita e mi calavano sui carri armati nazisti, io mettevo le molotov sotto... sotto le torrette e i cannoni e poi... e poi loro mi tiravano su, avevo otto anni! Mi chiamavano il "ragazzo del carro". Ho fatto saltare molti carri nazisti, molti. E ho imparato a riconoscere la puzza di un traditore.
*'''Daskal''': Tornate nel carro! <br/> '''Kaminski''': Perché? <br/> '''Daskal''': Perché l'ho detto io! <br/> '''Anton Golikov''': Noi andiamo a casa, signore. <br/> '''Daskal''': Certo, con il carro! <br/> '''Kaminski''': Perché non possiamo andare a casa con questo fottutissimo elicottero?! <br/> '''Daskal''': Perché siete carristi! <br/> '''Pilota elicottero Kovolov''': Sì e siete in una sacca. C'è solo una via per uscire dalla valle: tornare indietro dal passo che avete appena attraversato.