Unione civile: differenze tra le versioni
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*{{NDR|Rivolto ai colleghi senatori contrari alle unioni civili}} Accogliere una trasformazione dei modelli di genere e famiglia o meglio riconoscere i cambiamenti già in atto nel paese, intacca i rapporti di potere tra uomini e donne. Per dirla più semplicemente, riconoscere gli omosessuali e i transessuali significa, non mettere in crisi il modello di famiglia, ma quello di superiorità dell'uomo sulla donna, mettere in crisi il maschilismo imperante che ancora appesta profondamente la nostra società dove «un uomo può essere tutto ciò che vuole e una donna solo ciò che gli uomini hanno deciso per lei». ([[Alberto Airola]])
*Chi vuole l'unione civile e l'iscrizione al registro comunale non se ne intende. Io sì. ([[Paolo Poli]])
*Cominceranno a sposarsi le coppie e ad accorgersi che vivere diventerà più facile: sarà più facile amarsi, sarà più sereno vivere, sarà anche più naturale smettere di nascondersi sul lavoro. Sarà sempre terribile ammalarsi, ma si potrà farlo
*Di che cosa abbiamo paura? Abbiamo paura di essere contagiati da queste coppie? Cioè, che chi non è gay potrebbe diventarlo? [...] Quello che a me fa specie, poi, è il balletto delle parole. Non si può chiamare "matrimonio", non si può chiamare "famiglia" [...] allora si è trovata quest'espressione che è "formazione sociale". Che espressione è "tipica formazione sociale"? [...] Allora a me sono venute altre idee per chiamare queste coppie e sono: "coppie in tandem contromano", "sporadico grumo emotivo", "insolita cooperativa inguinale", "agglomerato umano anomalo", "unione tra diversamente sposati", "accrocchio provvisorio atto allo scambio di fluidi", "aggregato di attrazione non solo a scopo divertimento", "estremisti sentimentali autoreversi". ([[Luciana Littizzetto]])
*Ho detto "unioni civili" ma in Italia non si chiamano così perché la legge le chiama "formazioni sociali specifiche". Com'è romantico. [...] Perché i cattolici non vogliono che si dica "matrimonio" e allora gli hanno cambiato nome. Vuoi fare la cerimonia? Sì, la puoi fare, ma la devi chiamare "adunanza parentale elegante". La torta? [...] ma non me la chiami torta, me la chiami "stratificazione pannosa pupazzata". ([[Maurizio Crozza]])
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