Arto Paasilinna: differenze tra le versioni

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==''Il figlio del dio del Tuono''==
===[[Incipit]]===
 
Il cielo dei [[Finnici]] è un immenso coperchio trapunto di stelle, posato sul perno del mondo, con la stella polare allo zenit. Là regnano i loro dèi e gli spiriti, là abitano i Finnici buoni morti da tempo. Il potere supremo è esercitato da Ukko Yliumala, detto dio del Tuono.
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==''Il mugnaio urlante''==
===[[Incipit]]===
Poco dopo le guerre, arrivò nel comune un uomo molto alto che disse di chiamarsi Gunnar Huttunen. Contrariamente a quasi tutti i vagabondi venuti dal Sud, non andò a chiedere lavori di spalatura all'Amministrazione delle Acque, ma comprò il vecchio mulino delle Rapide della Foce, sulla riva del Kemijoki. L'operazione fu giudicata folle, dato che il mulino era rimasto inutilizzato fin dagli anni '30 ed era in pessime condizioni.<br>
Huttunen lo pagò e s'installò nel locale adibito ad alloggio. I contadini del vicinato e in particolare i soci della cooperativa molitoria risero a crepapelle di quell'affare. Dicevano che evidentemente la razza dei matti non si era ancora estinta, nonostante la guerra ne avesse fatto fuori parecchi.
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== ''Lo smemorato di Tapiola'' ==
 
=== [[Incipit]] ===
 
La Finlandia intera entrava nella stagione estiva. Le acque si erano liberate, gli umani risvegliati. Il sole splendeva raggiante, una brezza leggera turbinava nell'aria. Dalle parti di Lestijärvi, in campagna, una madre di famiglia sfornava brioche alla cannella, a Kokkola, sulla costa, un automobilista ubriaco provocava un incidente mortale. Insomma, era cominciata l'[[estate]].