Julius Evola: differenze tra le versioni

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*Da un certo tempo buona parte dell'umanità occidentale considera come cosa naturale che l'esistenza sia priva di ogni vero significato e non debba essere ordinata a nessun principio superiore, per cui si è acconciata a viverla nel modo più sopportabile, meno spiacevole possibile. Ciò ha tuttavia come controparte e conseguenza inevitabili una vita interiore sempre più ridotta, informe, labile e sfuggente, una crescente dissoluzione di ogni dirittura e di ogni qualità di carattere. (da "Cavalcare la tigre", Edizioni Mediterranee, 1961)
*Per un organizzarsi davvero efficace delle forze nazionalmente orientate una delle condizioni preliminari è il superamento del personalismo. Il personalismo è fra le disposizioni infelici del popolo italiano, specie nei suoi strati intellettuali, ed esso oggi persiste e si afferma anche fra i gruppi a noi idealmente più vicini, con effetti visibili e deprecabili di frazionamento, di dispersione delle energie, di distorsione. (da "Rivolta Ideale", 1951)
*Fu nel 1717 che, con l’accennatal'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta “massoneria"massoneria speculativa”speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l’inversionel'inversione di polarità, di cui si è detto. Come “speculazione”"speculazione" qui valse infatti l’ideologial'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l’attivitàl'attività dell’organizzazionedell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell’azionedell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l’originel'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l’affermarsil'affermarsi dell’altradell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l’altral'altra, per condannare l’attivitàl'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da "La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo")
*Avendo parlato di intellettuali e di realismo, sarà bene precisare ancora un punto. Si è accennato al fatto che le simpatie di alcuni intellettuali pel comunismo hanno un certo carattere paradossale, in quanto il comunismo disprezza il tipo dell’intellettualedell'intellettuale come tale, tipo che per esso appartiene, essenzialmente al mondo dell’odiatadell'odiata borghesia. Ora, un atteggiamento del genere può venire condiviso anche da chi appartenga al fronte opposto al comunismo, dato quel che nel mondo contemporaneo esse significano, ci si può opporre ad ogni sopravalutazione della cultura e dell’intellettualitàdell'intellettualità. L’avereL'avere per esse quasi un culto, il definire con esse uno strato superiore, quasi una aristocrazia – l’l' “aristocrazia"aristocrazia del pensiero”pensiero" che sarebbe quella vera, legittimamente soppiantante le forze precedenti di élite e di nobiltà – è un pregiudizio caratteristico dell’epocadell'epoca borghese nei suoi settori umanistico-liberali. La verità è invece che siffatta cultura e intellettualità non sono che dei prodotti di dissociazione e di neutralizzazione rispetto ad una totalità. Pel fatto che ciò è stato avvertito, l’antintelletualismol'antintelletualismo ha avuto una parte di rilievo negli ultimi tempi, al titolo di una reazione quasi biologica la quale purtuttavia troppo spesso ha seguito direzioni sbagliate o, per lo meno, problematiche. Non ci soffermeremo però su quest’ultimoquest'ultimo punto. Ne abbiamo già trattato in altra sede, parlando dell’equivocodell'equivoco dell’antirazionalismodell'antirazionalismo. Qui vi è solo da mettere in rilievo che esiste un terzo possibile termine di riferimento di là sia da intellettualismo che da antintellettualismo, per un superamento della “cultura”"cultura" d’intonazioned'intonazione borghese. Tale è la visione del mondo – in tedesco Weltanschauung. La visione del mondo non si basa sui libri, ma su una forma interiore e su una sensibilità aventi un carattere non acquisito ma innato. (da Intellettualismo e Weltanschauung)
*E la visione del mondo può esser più precisa in un uomo senza particolare istruzione che non in uno scrittore, nel soldato, nell’appartenentenell'appartenente ad un ceppo aristocratico e nel contadino fedele alla terra che non nell’intellettualenell'intellettuale borghese, nel “professore”"professore" o nel giornalista. Circa tutto questo, in Italia ci si trova, e non da oggi, in una posizione assai sfavorevole, perché chi fa il buono e il cattivo tempo, chi troneggia nella stampa, nella cultura accademica e nella critica, organizzando vere e proprie massonerie monopolizzatrici, è proprio il tipo deteriore dell’intellettualedell'intellettuale, che nulla sa di ciò che è veramente spiritualità, interezza umana, pensiero conforme a saldi principi. (da Intellettualismo e Weltanschauung)
*Se la nebbia si solleverà, apparirà chiaro che è la “visione"visione del mondo”mondo" ciò che, di là da ogni “cultura”"cultura", deve unire o dividere tracciando invalicabili frontiere dell’animadell'anima, che anche in un movimento politico essa costituisce l’elementol'elemento primario, perché solo una visione del mondo ha un potere di cristallizzare un dato tipo umano e quindi di dare il tono specifico ad una data comunità. (da Intellettualismo e Weltanschauung)
*Ora, sulla linea del comunismo vi sono stati casi nei quali qualcosa ha cominciato a penetrare fino ad una tale profondità. Non ha torto un uomo politico contemporaneo ha parlato di un mutamento interno e profondo che, manifestandosi quasi nei termini di una ossessione, si produce in coloro che aderiscono veramente al comunismo: essi ne sono mutati nel pensare, nell’agirenell'agire. Secondo noi è bensì una alterazione o contaminazione fondamentale dell’esseredell'essere umano: ma essa raggiunge, nei casi in quistione, il piano della realtà esistenziale, cosa che non succede affatto in coloro che reagiscono partendo da posizioni borghesi e intellettualistiche. La possibilità dell’azionedell'azione rivoluzionario-conservatrice dipende essenzialmente dalla misura in cui negli stessi termini possa agire l’ideal'idea opposta, cioè l’ideal'idea tradizionale, aristocratica, antiproletaria – tanto da dar luogo a un nuovo realismo e da dar forma, agendo come una visione della vita, ad un tipo specifico di uomo antiborghese, quale sostanza cellulare di nuovo: élites; di là dalla crisi di ogni valore individualistico e irrealistico. (da Intellettualismo e Weltanschauung)
*È stato denunciato più di una volta il carattere di decadenza che il moralismo presenta di fronte ad ogni superiore forma di legge e di vita. In realtà, affinché un “ordine”"ordine" abbia valore, esso non deve significare né routine né spersonalizzante meccanicizzazione. Bisogna che esistano delle forze originariamente indomite, le quali conservino in una qualche maniera e misura questa loro natura anche presso la più rigida aderenza ad una disciplina. (da "La famiglia quale unità eroica")
 
==''Orientamenti''==