Aldo Grasso: differenze tra le versioni

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*«[[MasterChef Italia|Masterchef]]» conferma che il famigerato genere del reality sta attraversando una trasformazione interessante, vista all'opera anche con «Pechino Express»: si sperimenta oltre la diretta, oltre il televoto. Il raffinato lavoro di montaggio alla base di questi nuovi esempi permette di raccontare i concorrenti e le loro vicende in modo meno «grezzo», più pensato e interessante, dispiegando lungo le puntate una narrazione seriale anche complessa.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/dicembre/22/Cosi_Masterchef_trasforma_reality_co_0_20121222_1698fa5a-4c03-11e2-86d8-0617dbacd128.shtml Così «Masterchef» trasforma il reality]'', ''Corriere della sera'', 22 dicembre 2012, p. 71.</ref>
*{{NDR|Riferito al film ''[[L'attimo fuggente]]''}} Molto riconoscibile la voce del professor John Keating, ovvero di [[Robin Williams]] che, citando [[Walt Whitman]], insegna ai ragazzi molto più che delle nozioni: insegna ad apprezzare la vita, la bellezza, la poesia.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2014/febbraio/17/attimo_fuggente_diventa_occasione_per_ce_0_20140217_bc27c692-97a0-11e3-9d91-25e51c2150f5.shtml Se «L'attimo fuggente» diventa l'occasione per celebrare l'Ipad]'', ''Corriere della Sera'', 17 febbraio 2014, p. 15.</ref>
*Negli ultimi 30 anni la tv generali­sta ha «inventato» tre grandi generi: il talk show, il [[reality show|reality]], il [[talent show]]: intimamente legati tra loro, sia pure con caratteristiche differenti. Il talk è servito soprattutto per da­re voce a chi aveva difficoltà ad appa­rire in tv e a traghettare la famosa «gente» da un ruolo passivo a uno più attivo; il reality è il post-moderno di massa, l'assoluta indistinzione tra tv e realtà, «tra realtà bruta e realtà formatizzata» (Walter Siti); da una co­stola del reality è nato il talent, che pa­radossalmente ha il compito di ripor­tare la professionalità in tv, dopo an­ni in cui sono salite alla ribalta molte persone «senza mestiere», al più fe­nomeni da baraccone. Il talent show, la cui forma iniziale risalirebbe alle gare nei college, ha avuto la sua consacrazione al cinema con Fame ([[Saranno famosi]], 1980), storia di alcuni studenti della High School of Performing Art di New York che, a sua volta, ha dato origine alla omonima serie tv (1982), la vera matrice di tutti i format del genere: American Idol, Pop Idol, The X Factor, Popostars, Operación Triun­fo, Amici , X Factor, Ti lascio una can­zone, ecc.<ref name=talent/>
*Nel programma «[[Il testimone]]», giunto intanto alla quarta stagione, Pif ha sempre intervistato illustri sconosciuti, gli piaceva fare l'antropologo dei non famosi, il curioso dello sconosciuto.<ref name=pif>Da [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/07/Pif_intervista_vip_star_lui_co_9_110407124.shtml ''Pif intervista i vip ma la star è lui''], ''Corriere della sera'', 7 aprile 2011, p. 63.</ref>
*Nella ''paleo-TV'' (anni '50 e '60), le rubriche librarie hanno un atteggiamento pedagogizzante verso il pubblico, tipico di tutta la televisione di quegli anni. [...] Nasce la figura del divulgatore di libri e assume le sembianze di [[Luigi Silori]], ex assistente di [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]], docente di letteratura italiana contemporanea nell'ateneo genovese, come tiene a precisare il ''Radiocorriere'': «Viene dalle fila della cultura universitaria, ma non ritiene illegittima questa partecipazione della letteratura alla vita, questa riscoperta comunicazione tra l'uomo e il suo libro». Le trasmissioni di Silori sono delle sfilate, delle passerelle di uomini e libri; è anche l'unico conduttore di trasmissioni sui libri cui sia concesso il privilegio di frequentare il palinsesto serale.<ref>Da ''Il libro e la televisione. Storia di un rapporto difficile'', ERI, 1993, p. 140. ISBN 88-39-70801-4</ref>
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*Sembra quasi un paradosso ma spesso si fa fatica a trovare un romanzo moderno o un film che sia più interessante di un buon [[serie televisiva|telefilm]]. C'è in giro, ad esempio, un'opera che rappresenti un viaggio metafisico fra i segreti del Male più avvincente di ''[[I segreti di Twin Peaks|Twin Peaks]]''?<ref>Da ''Prima lezione sulla televisione'', Laterza, [https://books.google.it/books?id=_hSODAAAQBAJ&pg=PT35 p. 35]. ISBN 88-581-0305-X</ref>
*Sembrerà paradossale, ma la cucina è solo un pretesto: la vera forza di «[[MasterChef Italia|Masterchef]]» è nella sua attenta costruzione, nella meticolosa miscela di tutti gli «ingredienti» narrativi. Le storie di un gruppo di personaggi, che da perfetti sconosciuti diventano persone per cui (e con cui) soffriamo, aspettando il verdetto delle prove. La perizia del montaggio, che miscela la frenesia delle gare con le riflessioni dei «confessionali», e ci fa dimenticare che, a differenza di altri talent, qui tutto si è già compiuto e non possiamo intervenire.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/09/Ingredienti_narrativi_sale_Masterchef_co_9_111209082.shtml Ingredienti narrativi: il sale di Masterchef]'', ''Corriere della sera'', 9 dicembre 2011, p. 63.</ref>
*Sul Mortirolo (quota 1854) è nato il mito di [[Marco Pantani]], quando il 5 giugno 1994 salutò tutti e andò in fuga nell’ultimanell'ultima parte della salita, passando in vetta con 10 minuti su Nelson Rodriguez, primo degli inseguitori.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/cultura/17_aprile_26/giro-d-italia-libro-volume-giacomo-pellizzari-29d373b8-2aa0-11e7-aac7-9deed828925b.shtml Aristotele in fuga sullo Stelvio. Lo spirito vitale del Giro d’Italia]'', ''Corriere.it,'' 26 aprile 2016</ref>
*{{NDR|Sulla [[cazzimma]]}} [...] termine napoletano che sta a significare un atto di sottile perfidia nei confronti del prossimo.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/09_giugno_16/bellucci_dalema_grasso_bbfd120e-5a46-11de-8451-00144f02aabc.shtml Bellucci e D'Alema: fisiognomica della tv]'', ''Corriere.it'', 16 giugno 2009.</ref>
*Visto in Tv, il [[Palio di Siena]] è solo il palio dell'assurdo.<ref>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/17/una_cronaca_dell_assurdo_co_0_9308174946.shtml Ma in Tv è una cronaca dell'assurdo]'', ''la Repubblica'', 17 agosto 1993, p. 11.</ref>