Giuseppe Garibaldi: differenze tra le versioni

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*Ho divorato il vostro [[Mario Rapisardi#Lucifero|Lucifero]]. L'opera grande! Voi avete scalzato l'idolo di tanti secoli e vi avete sostituito il vero. Se la metà degli italiani potessero leggerlo e comprenderlo, l'Italia avrebbe raggiunto il suo terzo periodo d'incivilimento umano. Sulla classica terra d'Archimede, voi avete sollevato un nuovo mondo. Coraggioso! All'avanguardia del progresso noi vi seguiremo; e possa seguirvi la nazione intera nella grand'opera di emancipazione morale da voi eroicamente iniziata. Accogliete un bacio fraterno dal vostro Correligionario.<ref>Citato in [[Mario Rapisardi]], ''Le poesie religiose'', introduzione.</ref>
*I [[clero|clericali]] sono sudditi e militi di una potenza straniera, autorità mista ed universale, spirituale e politica, che comanda e non si lascia discutere, semina discordie e corrompe.<ref name="proclama">Dal proclama agli elettori, 22 febbraio 1867.</ref>
*Io sono cristiano, sono un buon cristiano, e parlo a dei buoni cristiani; io amo e venero la religione di Cristo, perché Gesù Cristo è venuto al mondo per sottrarre l’umanitàl'umanità alla servitù, che non è lo scopo per cui Dio l’hal'ha creata. Ma il papa, il quale vuole che gli uomini siano schiavi, e chiede ai potenti della terra ceppi e catene per gli Italiani, il papa-re misconosce Cristo; misconosce la sua propria religione.<ref>Citato in ''Revue de deux mondes'' dal 15 marzo al 1 maggio 1861; citato in [[Maxime Du Camp]], ''La spedizione delle due Sicilie'', Cappelli, Bologna, 1963 (ed. originale Bourdilliat, Parigi, 1861), pp. 374-375.</ref>
*Il [[prete]] è l'assassino dell'anima poiché in tutti i tempi egli ha fomentato l'ignoranza e perseguito la scienza.<ref name="proclama" />
*L'Internazionale è il sole dell'avvenire.<ref>Citato in [[Leo Longanesi]], ''In piedi e seduti'', Longanesi, 1968.</ref>
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*Sì; esercitatevi alla carabina; essa costituisce fatalmente la giustizia dell'odierna [[civilizzazione]]; è, quando maneggiata da robusti uomini come voi, il diritto di non aver padroni in casa propria. Il giorno in cui i [[contadini]] saranno educati nel vero, i [[tiranni]] e gli [[schiavi]] saranno impossibili sulla terra. (''Alla Società del Tiro in Ganzo'', Caprera, 29 agosto 1864; p. 356)
*È il popolo rivendicato a se stesso, libero del suo braccio e della sua coscienza che dovrà creare in [[Italia]] il nuovo elemento di progresso civile, morale ed economico. Però oggi è d'uopo crear quest'Italia, che non esiste, né può esistere, col Tedesco a Venezia e col Papa a Roma. (''Alla Società operaia — Millesimo'', Caprera, 4 luglio 1865, p. 373)
*È un fatto consolantissimo, in mezzo alle tante sciagure che ci circondano, quello di vedere che lo spirito d'associazione va sempre più crescendo in Italia e specialmente nell'elemento dell'[[operaio]].<br />Gli operai italiani facciano a loro volta quello che vanno oggi facendo gli operai inglesi, i quali si schierano e si coordinano costituendosi in lega. Una Lega operaia italiana si costituisca e dia la mano alla Lega operaia inglese; e su larga scala gli operai tutti di Italia imitino l'atto generoso e fraterno degli operai di Parigi e gli operai di Berlino. Si lavori alacremente a cementare l'elemento operaio delle diverse nazioni sorelle in uno: ''Lega operaia universale'', ed alle subdole arti della diplomazia e delle false alleanze e dei congressi buonaparteschi, potrebbero gli operai uniti opporre la vera democrazia, l'alleanza della ''Lega operaia'', i ''Congressi operai'' universali; in una parola, alla depressione apporre l'educazione, perché è l'educazione che scioglierà il gran problema che si agita nel nostro secolo, l'emancipazione. Essa, l'educazione, ai prepotenti della terra, in cocolla o senza, dirà col Giusti: «Cessi il mercato reo, cessi la frode». (''San Fiorano'', 4 maggio 1867, p. 427)
*Ch'io me ne vado in America, dicono dunque i giornali della camorra governativa e pretina; e lo desiderano ne son certo, stimandomi assai più che non merito.<br />Sì; più che non lo merito, perché da per me nulla valgo, logoro del corpo come sono; ma se si volesse profittare dell'anima mia, che non sento logora affatto; se questo popolo infelice volesse scuotere il suo manto d'inerzia, le sudicie superstizioni che lo legano al negromantismo; allora sì che meriterei quel desiderio d'allontanamento. Io sono veramente un po' stanco di predicare al deserto; ma'che diavolo andrò a fare in America? Se non mi portano via per forza, io poserò le ossa su questa mia terra; che codardia e tradimento potranno strappare all'Italia giammai. (''A Giuseppe Tironi'', Caprera, 29 settembre 1868; p. 492)
*La [[repubblica]] è il governo della gente onesta, e se ne vide la prova in tutte le epoche. Esse durano mentre virtuose, e cadono quando corrotte e piene di vizi. (''Agli amici di Spagna'', Caprera, 11 novembre 1868; p. 495)
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*Garibaldi, l'«eroe dei due mondi», dopo aver consegnato oltre la metà dell'Italia a quel «ricettatore» di [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II d'Italia]], che non vedeva nessun [[conflitto di interessi]] nel «subentrare» al suo alleato [[Francesco II delle Due Sicilie]] attraverso un plebiscito, si ritirò a sognare di Roma Capitale (imitando apertamente Crusoe) sull'isola deserta di Caprera, dove «il leone» «giaceva» con il suo asinello Pio IX, che presto avrebbe egli stesso contemplato l'Italia dall'isola del Vaticano. ([[Richard Newbury]])
*Garibaldi entrò a Napoli scortato dai mafiosi e dai camorristi. Per questo andrei a fucilarne il cadavere e non certo a celebrarlo. [...] Questi sono fatti storici, la gente deve sapere che Garibaldi pagò le pensioni alle mogli dei mafiosi. È l'icona di Roma ladrona, un alleato della mafia. [...] Per la nostra gente l'unità d'Italia ricorda soprattutto le tasse, gli sprechi, le pensioni facili, tutta quella porcheria. ([[Mario Borghezio]])
*Garibaldi ha reso agli italiani il più grande dei servigi che un uomo potesse rendergli: ha dato agli italiani fiducia in se stessi, ha provato all’Europaall'Europa che gli italiani sapevano battersi e morire sui campi di battaglia per riconquistarsi una patria. ([[Camillo Benso, conte di Cavour]])
*Io preferisco Garibardi perché è l'eroe dei due mondi, e così ora l'Italia non ha più vergogna di andare in America. (''[[Io speriamo che me la cavo]]'')
*L'unico eroe di cui il mondo ha mai avuto bisogno si chiama Giuseppe Garibaldi. ([[Che Guevara]])