Papa Benedetto XVI: differenze tra le versioni

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{{NDR|Benedetto XVI, [http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/youth/documents/hf_ben-xvi_mes_20060222_youth_it.html Messaggio per la XXI GMG, 2006]}}
===Messaggio per la XXII GMG===
*Cari giovani, vorrei invitarvi a “osare"osare l'amore”amore", a non desiderare cioè niente di meno per la vostra vita che un amore forte e bello, capace di rendere l'esistenza intera una gioiosa realizzazione del dono di voi stessi a Dio e ai fratelli, ad imitazione di Colui che mediante l'amore ha vinto per sempre l'odio e la morte (cfr Ap 5,13). L'[[amore]] è la sola forza in grado di cambiare il cuore dell'uomo e l'umanità intera, rendendo proficue le relazioni tra uomini e donne, tra ricchi e poveri, tra culture e civiltà. Questo testimonia la vita dei Santi che, veri amici di Dio, sono il canale e il riflesso di questo amore originario. Impegnatevi a conoscerli meglio, affidatevi alla loro intercessione, cercate di vivere come loro.
*[[Cristo]] è l'Agnello di Dio, che prende su di sé il peccato del mondo e sradica l'odio dal cuore dell'uomo. Ecco la sua veritiera “rivoluzione”"rivoluzione": l'amore.
*Il [[matrimonio]] cristiano è una vera e propria vocazione nella Chiesa.
*In [[Cristo]], vero Dio e vero Uomo, abbiamo conosciuto l'amore in tutta la sua portata.
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===Discorso in apertura del convegno della diocesi di Roma, 11 Giugno 2007===
* In una società e in una cultura che troppo spesso fanno del relativismo il proprio credo – il [[relativismo]] è diventato una sorta di dogma –, in una simile società viene a mancare la luce della verità, anzi si considera pericoloso parlare di verità, lo si considera “autoritario”"autoritario", e si finisce per dubitare della bontà della vita – è bene essere uomo? è bene vivere? – e della validità dei rapporti e degli impegni che costituiscono la vita.
* Oggi più che nel passato l'educazione e la formazione della persona sono influenzate da quei messaggi e da quel clima diffuso che vengono veicolati dai grandi mezzi di comunicazione e che si ispirano ad una mentalità e cultura caratterizzate dal relativismo, dal consumismo e da una falsa e distruttiva esaltazione, o meglio profanazione, del corpo e della sessualità.
 
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===[[Incipit]]===
La carità nella verità, di cui Gesù Cristo s'è fatto testimone con la sua vita terrena e, soprattutto, con la sua morte e risurrezione, è la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell'umanità intera. <br>
L'amore — « caritas » — è una forza straordinaria, che spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace. È una forza che ha la sua origine in Dio, Amore eterno e Verità assoluta. Ciascuno trova il suo bene aderendo al progetto che Dio ha su di lui, per realizzarlo in pienezza: in tale progetto infatti egli trova la sua verità ed è aderendo a tale verità che egli diventa libero (cfr Gv 8,32). Difendere la verità, proporla con umiltà e convinzione e testimoniarla nella vita sono pertanto forme esigenti e insostituibili di carità. Questa, infatti, « si compiace della verità » (1 Cor 13,6).
 
===Citazioni===
* Solo nella verità la carità risplende e può essere autenticamente vissuta. La verità è luce che dà senso e valore alla carità. Questa luce è, a un tempo, quella della ragione e della fede, attraverso cui l'intelligenza perviene alla verità naturale e soprannaturale della carità: ne coglie il significato di donazione, di accoglienza e di comunione. Senza verità, la carità scivola nel sentimentalismo. L'amore diventa un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente. È il fatale rischio dell'amore in una cultura senza verità. Esso è preda delle emozioni e delle opinioni contingenti dei soggetti, una parola abusata e distorta, fino a significare il contrario. La verità libera la carità dalle strettoie di un emotivismo che la priva di contenuti relazionali e sociali, e di un fideismo che la priva di respiro umano ed universale.
* La Chiesa non ha soluzioni tecniche da offrire e non pretende « minimamente d'intromettersi nella politica degli Stati » . Ha però una missione di verità da compiere, in ogni tempo ed evenienza, per una società a misura dell'uomo, della sua dignità, della sua vocazione. Senza verità si cade in una visione empiristica e scettica della vita, incapace di elevarsi sulla prassi, perché non interessata a cogliere i valori — talora nemmeno i significati — con cui giudicarla e orientarla. La fedeltà all'uomo esige la fedeltà alla verità che, sola, è garanzia di libertà (cfr Gv 8,32) e della possibilità di uno sviluppo umano integrale. Per questo la Chiesa la ricerca, l'annunzia instancabilmente e la riconosce ovunque essa si palesi. Questa missione di verità è per la Chiesa irrinunciabile. La sua dottrina sociale è momento singolare di questo annuncio: essa è servizio alla verità che libera. Aperta alla verità, da qualsiasi sapere provenga, la dottrina sociale della Chiesa l'accoglie, compone in unità i frammenti in cui spesso la ritrova, e la media nel vissuto sempre nuovo della società degli uomini e dei popoli.
* Il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è l'uomo, la persona, nella sua integrità.
* Il [[mercato]] non è, e non deve perciò diventare, di per sé il luogo della sopraffazione del forte sul debole.
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===[[Explicit]]===
per continuare a dedicarci con generosità all'impegno di realizzare lo « sviluppo di tutto l'uomo e di tutti gli uomini » <br />''Dato a Roma, presso San Pietro, il 29 giugno, solennità dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, dell'anno 2009, quinto del mio Pontificato.''
 
{{NDR|Benedetto XVI, [http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/encyclicals/documents/hf_ben-xvi_enc_20090629_caritas-in-veritate_it.html Enciclica Caritas-in-Veritate, 29 Giugno 2009]}}