Plutarco: differenze tra le versioni
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*E [[Alessandro Magno|Alessandro]] andò da [[Diogene di Sinope|Diogene]]. Lo trovò sdraiato al sole. Diogene, sentendo tanta gente che veniva verso di lui, si sollevò un po' e guardò Alessandro. Questi lo salutò affettuosamente e gli chiese se avesse bisogno di qualcosa che potesse fare per lui. «Scostati dal sole» rispose il filosofo.
*{{NDR|Dopo la [[w:Battaglia di Egospostami|battaglia di Egospotami]]}} [[Lisandro]], poiché decretata fu dal consesso la morte ai tremila Ateniesi prigionieri di guerra, fattosi venir innanzi [[Filocle]], comandante degli [[Atene|Ateniesi]] medesimi, lo interrogò, a qual gastigo condennasse egli sè stesso per aver già consigliata a' suoi cittadini una tal determinazione contro gli altri Greci che restati fosser prigioni {{NDR|tagliare a ognuno di loro il pollice della mano destra}}: e costui, senza rallentar punto il coraggio suo per la calamità in cui si trovava, gli rispose, che accusar ei non volesse chi non avea giudice alcuno a cui poter ricorrere; ma che essendo vincitore facesse pur eseguire quanto dovuto avria sostenere, se rimanea vinto. (da ''Vita di Lisandro'', 13, 1, traduzione di Girolamo Pompei, 1829)
*Sia i giovani nelle palestre, sia gli anziani nelle botteghe o seduti nei luoghi di ritrovo disegnavano carte geografiche della Sicilia e del mare che la circonda con i porti e i punti della costa
===''Demostene''===
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*Apparve allora il Crimiso e si videro i nemici che lo stavano attraversando: in testa le quadrighe con le loro terribili armi e già pronte alla battaglia, dietro diecimila opliti armati di scudi bianchi e che, a giudicare dallo splendido armamento, dalla lentezza e dall'ordine con cui marciavano, si suppose che fossero Cartaginesi. (27)
*'''Diogene''': O [[Dionisio II di Siracusa|Dionisio]], tu vivi in una condizione indegna di te.<br /> Dionisio si fermò e rispose: <br /> '''Dionisio''': O Diogene, mi fa piacere che tu abbia compassione delle mie sventure.<br /> '''Diogene''': Che dici?...<br /> Riprese Diogene.<br /> '''Diogene''': ...credi che io mi addolori per le tue sventure? Io sono sdegnato invece di vedere che uno schiavo quale sei, degno di invecchiare e morire da tiranno come tuo padre, viva qui con noi divertendosi e godendo.
*Raccontano, infatti, che secondo il mito la Sicilia è sacra a Core poiché qui avvenne il suo rapimento e perché
*Un giorno che si erano messi a pescare insieme, discutevano pieni di meraviglia della bellezza del mare e della magnificenza dei luoghi e uno, che militava nelle file dei Corinzi, disse: Voi, che pure siete Greci, vi date da fare per asservire ai barbari una città così grande e adorna di tali bellezze, permettendo che i Cartaginesi, i più malvagi e i più crudeli degli uomini, abitino vicino a noi, quando invece bisognerebbe pregare perché molte Sicilie si estendessero davanti alla Grecia per proteggerla dai Cartaginesi. (20, 2-11)
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