Peter Singer: differenze tra le versioni

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*Tracciare questo confine {{NDR|la superiorità di una specie su un'altra}} tramite caratteristiche come l'intelligenza o la razionalità significherebbe agire in modo arbitrario. Perché non scegliere allora il colore della pelle? (p. 24)
*Le persone che sostengono la dottrina della «santità della vita» si oppongono all'aborto e all'eutanasia. Dato però che solitamente esse non si oppongono all'uccisione degli animali non umani, sarebbe forse più esatto denominarla dottrina della «santità della vita ''umana''». L'idea che la vita umana, e solo la vita umana, sia inviolabile è una forma di specismo. (p. 33)
*Il più noto test di tossicità acuta è il [[LD50|DL50]]. DL50 sta per «dose letale al 50 per cento» - si riferisce cioè alla quantità di sostanza che ucciderà la metà degli animali dell'esperimento. Per arrivare a calcolare questa dose, vengono avvelenati dei gruppi campione di animali. Normalmente, prima di arrivare al punto in cui la metà di essi muore, gli animali si ammalano tutti gravemente e soffrono in modo evidente. Anche nel caso di sostanze relativamente innocue è considerata buona prassi individuare la concentrazione che farà morire metà degli animali; di conseguenza la sostanza deve esser fatta loro ingerire forzatamente in dosi enormi, e la morte può essere provocata semplicemente dalla grande quantità o dall'elevata concentrazione somministrate. Tutto ciò non ha alcuna attinenza con le circostanze in cui gli umani useranno il prodotto. Dal momento che lo scopo di questi esperimenti è proprio quello di misurare la quantità di sostanza che avvelenerà a morte la metà del campione, agli animali agonizzanti non vengono risparmiate sofferenze con una morte rapida, per timore di produrre risultati inesatti. (p. 66)
*L'uso e l'abuso degli animali allevati a scopo alimentare supera di gran lunga, per il numero totale di animali interessati, ogni altro tipo di [[maltrattamento di animali|maltrattamento]]. (p. 108)
*I ''[[broiler|broilers]]'' vengono uccisi quando hanno sette settimane (il ciclo di vita naturale di un pollo è di circa sette anni). Al termine di questo breve periodo, gli uccelli pesano intorno ai due chili; eppure continuano a poter disporre di uno spazio di appena 450 centimetri quadrati a testa – inferiore cioè alla superficie di un normale foglio di carta. In queste condizioni, se l'illuminazione è normale, lo stress dovuto all'affollamento e la mancanza di uno sfogo naturale per le energie provocano esplosioni di aggressività, nel corso delle quali i polli si strappano le penne l'un l'altro e talvolta si uccidono e si divorano a vicenda. (p. 112)