Luigi Natoli: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*I saraceni erano nella memoria del popolo di Sicilia un popolo vissuto in epoche che si perdevano nella notte di un passato senza limiti e al quale si attribuivano edifici, grotte, piantaggioni secolari, di cui il popolo non sapeva determinare l'origine.
*Cesare non trovò da dire che tre parole:<br>-Giovanna vi amo!<br>Tre parole antiche quanto il mondo, che migliaia di milioni d'uomini avevano ripetuto in tutte le lingue, e che erano intanto sempre nuove, e vibravano sempre dello stesso suono, dello stesso calore, della stessa vivacità. Erano le parole della gran legge della vita, l'unica, l'eterna, la divina legge per cui tutto si rinnova e si perpetua dal bruco all'uomo; che è alitare di farfalle, canto di uccelli, ruggito di belve, sospiro e poesia dell'uomo, inno multisono di tutte le cose viventi che s'agitano sulla terra immensa.
 
==Bibliografia==