Neil Gaiman: differenze tra le versioni

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*Credo che sia un dovere che abbiamo gli uni verso gli altri, raccontarci storie. È la cosa più vicina alla preghiera del ''Credo'' a cui io mi sia mai accostato, o a cui, sospetto, mai mi accosterò.
*Mi piacciono i sogni. Ne so abbastanza da rendermi conto che la logica dei sogni non è la logica dei racconti, e che è difficile trasformare un sogno in un racconto: al risveglio il sogno si trasforma da oro in foglie, da seta a ragnatela. <br>C'è però qualcosa che si riesce a riportare indietro da un sogno: l'atmosfera, attimi, persone, un tema. Questa è però l'unica volta in cui sono riuscito a riportare indietro una storia completa.
*Mentre scrivo queste righe, mi viene in mente che la caratteristica particolare della maggior parte delle cose che consideriamo fragili è quanto siano invece robuste. Da bambini facevamo dei giochi con le uova per dimostrare come fossero in realtà minuscoli edifici di marmo estremamente resistenti; mentre ci dicono che il battito delle ali di una farfalla, se fatto nel punto giusto, può creare una tempesta al di là dell'oceano. Il cuore si può spezzare, ma è il più forte dei nostri muscoli, capace com'è di pompare sangue per lo spazio di una vita, settanta volte al minuto, e senza quasi perdere un colpo. Perfino i sogni, la più delicata e intangibile delle cose, possono dimostrarsi assai resistenti a ogni tentativo di distruggerli. I racconti, come le persone e le farfalle e le uova di usignuolo e i cuori umani e i sogni, sono cose fragili, fatti con niente di più forte e duraturo che ventisei lettere e una manciata di segni di interpunzione. Oppure sono parole nell'aria, composte di suoni e di idee - astratte, invisibili, che svaniscono appena pronunciate - e cosa può esserci mai di più fragile? Ma ci sono piccoli e semplici racconti su avventure e persone capaci di cose incredibili, storie di miracoli e mostri, che sono durati molto più a lungo di coloro che le hanno narrate, e alcune sono durate anche più a lungo delle terre in cui sono nate.
 
===[[Incipit]]===
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====''I fatti relativi alla scomparsa di Miss Finch''====
Per cominciare dalla fine: sistemai una fettina di zenzero marinato, rosa e translucido, sopra la pallida carne di seriola, immersi il tutto - zenzero, pesce e riso - nella salsa di soia, con il pesce verso il basso; poi lo divorai in due morsi.<br>«Credo che dovremmo andare alla polizia» dissi.
 
====''Strange little girls''====
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====''Golia''====
Potrei forse affermare di aver sempre sospettato che il mondo fosse un lurido tugurio infame, la pessima copertura per qualcosa di molto più complesso e assurdo e infinitamente strano, e che, in un certo senso, sapevo già la verità. Ma io credo che semplicemente il mondo sia sempre stato così. E anche adesso che so la verità - proprio come la saprai tu, amor mio, se andrai avanti a leggere - il mondo continua a sembrarmi lurido e infame. Un mondo diverso, una diversa sporcizia, ma la sensazione è sempre quella.
 
====''Pagine da un diario trovato in una scatola da scarpe lasciato in un autobus Greyhound in un punto qualsiasi tra Tulsa, Oklahoma, e Louisville, Kentucky''====