Archimede: differenze tra le versioni

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*Fu ad Archimede conceduto l'onor del sepolcro, quale l'avea egli desiderato. Ma questo sepolcro medesimo era ito in dimenticanza più di 100 anni dopo, quando [[Cicerone]] andò questore in [[Sicilia]]. Narra egli stesso in qual maniera gli venisse fatto di scoprirlo a' [[Siracusa|Siracusani]], i quali tanto ne avean perduta ogni [[memoria]], che assicuravano il sepolcro di Archimede non essere certamente tra loro. Così un [[Roma|Romano]] riparò in certo modo l'ingiuria che questo valentuomo avea da un altro Romao ricevuta. Ad alcuni han data noia in questo racconto di Cicerone quelle parole ''humilem homunculum'', con cui egli chiama Archimede, come se dirlo volesse uom dappoco e spregevole... Ma senza inutilmente perderci in dissertare, basta il riflettere che sì gran concetto avea Cicerone di Archimede, che volle cercarne il sepolcro, e che chiamolo, come fu detto sopra, uomo di divino ingegno, per comprendere che quelle parole ''humilem homunculum'' non significano già uomo da nulla, ma uom privato e povero, e vissuto lungi dalla luce de' pubblici onori. ([[Girolamo Tiraboschi]])
*In realtà, quando Archimede racchiuse in una sfera i movimenti della luna, del sole e dei cinque pianeti, fece lo stesso che colui che nel ''Timeo'' edificò l'universo, il dio di [[Platone]], e cioè che un'unica rivoluzione regolasse movimenti molto diversi per lentezza e velocità. E se questo non può avvenire nel nostro universo senza la divinità, neanche nella sfera Archimede avrebbe potuto imitare i medesimi movimenti senza un'intelligenza divina. ([[Marco Tullio Cicerone]])
*Io quand'ero questore scoprii la sua tomba, sconosciuta ai Siracusani, cinta con una siepe da ogni lato e vestita da rovi e spineti, sebbene negassero completamente che esistesse. Tenevo, infatti, alcuni piccoli senari, che avevo sentito essere scritti nel suo sepolcro, i quali dichiaravano che alla sommità del sepolcro era posta una sfera con un cilindro. Io, poi, osservando con gl'occhi tutte le cose - c'è, infatti, alle porte Agrigentine una grande abbondanza di sepolcri - volsi l'attenzione ad una colonnetta non molto sporgente in fuori da dei cespugli, sulla quale c'era sopra la figura di una sfera e di un cilindro. E allora dissi subito ai Siracusani - c'erano ora dei principi con me - che io ero testimone di quella stessa cosa che stavo cercando. Mandati dentro con falci, molti ripulirono e aprirono il luogo. Per il quale, dopo che era stato aperto l'accesso, arrivammo alla base posta di fronte. Appariva un epigramma sulle parti posteriori corrose, di brevi righe, quasi dimezzato. Così la nobilissima cittadinanza della Grecia, una volta veramente molto dotta, avrebbe ignorato il monumento del suo unico cittadino acutissimo, se non lo fosse venuto a sapere da un uomo di Arpino. ([[Marco Tullio Cicerone]])
*Non mi pare che in questo luogo sia da passar con silenzio l'invenzione di Archimede d'alzar l'acqua con la vite: la quale non solo è maravigliosa, ma è miracolosa; poiché troveremo, che l'acqua ascende nella vite discendendo continuamente. ([[Galileo Galilei]])