Alessio Tacchinardi: differenze tra le versioni

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{{Intestazione2|''[http://www.juveatrestelle.it/alessio-tacchinardi-a-jutalk/ Alessio Tacchinardi a JuTalk]''|Da un'intervista a ''Juveatrestelle.it'', 21 dicembre 2016.}}
*Per me la [[Juventus Football Club|Juve]] è stata una pagina importantissima: ero e sono ancora un tifoso della Juve e per me allenarmi al [[Stadio Olimpico Grande Torino|Comunale]], dove andavo a vedere la Juve da tifoso, era il massimo. La Juve è una grande famiglia, una grande società con valori fortissimi e ti inculcano nella testa la mentalità vincente.
*Ho un rapporto molto forte con [[Andrea Agnelli]]: siamo coetanei e ricordo che veniva spesso a vedere gli allenamenti. Si vedeva che aveva tanta passione. Sono contento che abbia avuto la possibilità di riprendere in mano le redini della società e l’abbia riportata a essere quella che era prima, ricordo che quando diventò presidente gli mandai un messaggio dicendo che ero sicuro al 100% che questa squadra, nelle sue mani, sarebbe tornata forte come lo era una volta. Credo poi che lui ci abbia messo qualcosa in più anche per onorare la memoria di [[Umberto Agnelli|suo padre]]. Gliel'ho anche detto: quanto sarà orgoglioso, lì dal cielo, di vedere i risultati che stai raggiungendo! È stato bravissimo soprattutto a circondarsi di persone capaci, perché ok avere i giocatori e l'allenatore giusto, ma la società è il motore di tutto. E [[Giuseppe Marotta (dirigente sportivo)|Marotta]], Paratici, [[Pavel Nedvěd|Nedvěd]] sono le persone giuste.
*{{NDR|Su [[Pavel Nedvěd]]}} Io non so lui come lavori, anche se mi dicono lo stia facendo molto bene. Ma mettiamo per assurdo che non sia capace a far nulla: lui solo per la sua presenza sarebbe comunque importantissimo. Perché per un giocatore che arriva alla Juve o per qualcuno che magari attraversa un brutto momento (come poteva essere [[Gonzalo Higuaín|Higuaín]] qualche tempo fa) già il fatto che gli parli Nedvěd è determinante: gli sta parlando uno che ha vinto il [[Pallone d'oro]], che era un giocatore pazzesco pur non avendo la tecnica di uno [[Zinédine Zidane|Zidane]] (anche se comunque era uno che faceva dei gol meravigliosi). Avere figure di questo tipo, ex giocatori che conoscono la società e ne sono state bandiere, è di una importanza enorme. E lo è anche per il tifoso che ha bisogno di riconoscersi in personaggi di questo tipo, le cui gesta vengono tramandate di padre in figlio.
*[[Daniele Rugani|Rugani]] cresce perché gioca con [[Leonardo Bonucci|Bonucci]] e [[Andrea Barzagli|Barzagli]] che sono dei fenomeni ma anche con attaccanti super dai quali, quando ti trovi a marcarli in partitella, se sei umile impari tantissimo. E lui è un ragazzo umile e pulito, che ha saputo apprendere dai suoi compagni di squadra e farà grande strada: lui, più di [[Alessio Romagnoli|Romagnoli]...], sarà il pilastro della difesa della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] del futuro. L'altra sera[...] gliGli ho chiesto dove lui si sente migliorato e lui ha risposto come mi aspettavo: nella testa.
*Tra i miei compagni di squadra {{NDR|alla [[Juventus Football Club|Juventus]]}}, gente come [[Antonio Conte|Conte]] e [[Didier Deschamps|Deschamps]] si capiva che avrebbero fatto gli allenatori, gente come [[Edgar Davids|Davids]] proprio no, non era portato. Di [[Zinédine Zidane|Zidane]], poi, proprio non me lo sarei aspettato: era uno che sembrava non gliene fregasse nulla, era abbastanza "scazzato", finiva l’allenamento e andava a casa. Di quelli attuali, [[Leonardo Bonucci|Bonucci]] e [[Claudio Marchisio|Marchisio]] potrebbero tranquillamente intraprendere quella carriera.