Alessandro Baricco: differenze tra le versioni

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*La strana intimità di quelle due rotaie. La certezza di non incontrarsi mai. L'ostinazione con cui continuano a corrersi di fianco. (pag. 146.)
*Il [[proiettile]] corre e non sa se ammazzerà qualcuno o finirà nel nulla, ma intanto corre e nella sua corsa è già scritto se finirà a spappolare il cuore di un uomo o a scheggiare un muro qualunque. Lo vede il [[destino]]? Tutto è già scritto eppure niente si può leggere.
*Erano le 3 del mattino e la città se ne stava affogata nel bitume della propria notte.Nella schiuma dei propri sogni.Nella merda della propria insonnia .
*Penso a centinai di pagine zeppe di parole e senti che il mondo gli faceva meno paura.
 
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*Qualcuno diceva: ha qualcosa addosso, come una specie di infelicità.
*– Tanto a qualcuno la dovrai raccontare, prima o poi, la verità.– Lo disse piano, con fatica, perché non credeva, mai, che la verità servisse a qualcosa.
*Stette ad ascoltare, in silenzio, fino all'ultimo, fino al treno di Eberfeld. Non pensava nulla. Ascoltava. Gli fece male sentire, alla fine, Hervè Joncour dire piano –Non ho mai sentito nemmeno la sua voce.– e dopo un po' –è uno strano dolore– piano –morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai.
*Ogni tanto, nelle giornate di vento, scendeva fino al lago e passava ore e guardarlo, giacché, disegnato sull'acqua, gli pareva di vedere l'inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita.
*Era un filo d'oro che correva diritto nella trama di un tappeto tessuto da un folle.