Leonardo Olschki: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Bibliografia: Integrazione.
Riga 3:
==Citazioni di Leonardo Olschki==
*Il merito di aver dato al sentimento una sua autonomia è tutto del [[Francesco Petrarca|Petrarca]]. Nessuno dei suoi imitatori ha aggiunto dei tratti nuovi al suo realismo sentimentale e all'estensione della sua immaginazione lirica. Se il Petrarca ha liberato la poesia d'amore dalle estravaganze esoteriche e dalle sottigliezze cortesi dei suoi antecessori, pure a queste tornarono in duplice forma i suoi commentatori e imitatori cinquecenteschi, cercando una nuova forma d'amor cortese razionalistico e misticizzante. (da ''La poesia italiana nel Cinquecento'', La Nuova Italia, 1933, pp. 19 e seguenti; in Maria Acrosso, p. 238)
*Nuovo è invece il contenuto spirituale di questa poesia {{NDR|lirica del Rinascimento}} che rifugge dal razionalismo allegorico dei francesi e dal misticismo [[Esoterismo|esoterico]] dello stil nuovo, per assumere un tono di religiosità profana e sensualistica, indipendente da ogni sfumatura di sentimento e di dottrina cristiana, sensibili ancora nella lirica del Petrarca. Il [[Pietro Bembo|Bembo]] e i numerosi trattatisti dell'amore del suo secolo, come [[Leone Ebreo]], [[Mario Equicola]], il [[Giuseppe Betussi|Betussi]] ed altri, ci fanno riconoscere chiaramente il trapasso dall'amor cortese all'Eros neoplatonico, che i poeti meno sensibili ai rapimenti contemplativi trasformano in galanteria. La quale sta all'amor cortese come la cortigiania alla cavalleria, accentuando il formalismo a detrimento del contenuto spirituale e mutando quindi l'arte in tecnicismo letterario. (da ''La poesia italiana nel Cinquecento'', La Nuova Italia, 1933, pp. 19 e seguenti; in Maria Acrosso, p. 239)
 
==Bibliografia==