John Maynard Keynes: differenze tra le versioni

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*Le persone timide in posizione di responsabilità sono un passivo per la nazione.<ref><!--non sicuro della nota-->Da un'intervista del 14 novembre 1979; citato in Federico Caffè, ''Scritti quotidiani'', Manifestolibri, Roma, 2007, p. 128.</ref>
*Lo studio dell'economia non sembra richiedere alcuna dote particolare in quantità inusitate. Si tratta dunque di una disciplina molto facile, a confronto delle branche più elevate della filosofia e delle scienze pure? Una disciplina molto facile nella quale solo pochi riescono a eccellere! Questo paradosso trova spiegazione, forse, nel fatto che un grande economista deve possedere una rara combinazione di doti: deve essere allo stesso tempo e in qualche misura matematico, storico, politico e filosofo; deve saper decifrare simboli e usare le parole; deve saper risalire dal particolare al generale e saper passare dall'astratto al concreto nelle stesso processo mentale; deve saper studiare il presente alla luce del passato, per gli scopi del futuro. Nessun aspetto della natura dell'uomo o delle istituzioni umane gli deve essere aliena: deve essere concentrato sugli obiettivi e disinteressato allo stesso tempo; distaccato e incorruttibile, come un artista, ma a volte anche terragno come un politico.<ref>Citato in Mankiw N. Gregory, ''Principi di economia'', Zanichelli, Bologna, 2004.</ref>
*[[Montesquieu]], il maggior economista francese, quello che è giusto paragonare a [[Adam Smith]], e che in perspicacia, chiarezza di idee e buon senso (doti che ogni economista dovrebbe possedere) supera di cento cubiti i fisiocratici.<ref>Dalla prefazione all'edizione fracese di ''Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta''; citato in [[Raymond Aron]], ''Le tappe del pensiero sociologico'', CDE, Milano, 1984, p. 35.</ref>
*Non so cosa sia che rende un uomo più conservatore: non conoscere nulla tranne il presente, o nulla tranne il passato.<ref>Da ''La fine del laissez-faire''.</ref>
*Ma questo lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti.<ref>Parte della citazione («nel lungo termine siamo tutti morti») viene spesso [[citazioni errate|erroneamente attribuita]] a [[John Kenneth Galbraith]].</ref>
:''But this long run is a misleading guide to current affairs. In the long run we are all dead.''<ref>{{en}} Da ''A Tract on Monetary Reform'', cap. III, 1923; {{en}} citato in Athol Fitzgibbons, ''Keynes's Vision: {{small|A New Political Economy}}'', Oxford University Press, Oxford, 1988, [https://books.google.it/books?id=esERDAAAQBAJ&pg=PA49 p. 49]. ISBN 0198286414</ref>
*[[Montesquieu]], il maggior economista francese, quello che è giusto paragonare a [[Adam Smith]], e che in perspicacia, chiarezza di idee e buon senso (doti che ogni economista dovrebbe possedere) supera di cento cubiti i fisiocratici.<ref>Dalla prefazione all'edizione fracese di ''Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta''; citato in [[Raymond Aron]], ''Le tappe del pensiero sociologico'', CDE, Milano, 1984, p. 35.</ref>
*Non so cosa sia che rende un uomo più conservatore: non conoscere nulla tranne il presente, o nulla tranne il passato.<ref>Da ''La fine del laissez-faire''.</ref>
*Se devi alla tua banca cento sterline, tu hai un problema. Ma se ne devi un milione, il problema è della banca.<ref>La citazione è stata erroneamente diffusa nella versione «Se ti devo un dollaro io ho un problema, ma se ti devo un milione di dollari allora il problema è tuo».</ref>
:''If you owe your bank a hundred pounds, you have a problem. But if you owe a million, it has.''<ref>Citato in Pierangelo Soldavini, ''[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-10/if-you-owe-your-bank-hundred-pound-you-have-problem-but-if-you-owe-million-it-has-195002.shtml It's the economy, stupid! Metti il tuo inglese alla prova delle frasi celebri dell'economia]'', ''IlSole24Ore.com''.</ref>