Sergej Aleksandrovič Esenin: differenze tra le versioni

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*''Ed è forse un gioco dilettevole l'amore? | Mi baci, e le tue labbra sono di metallo''. (da ''Non torturarmi con l'indifferenza'')
 
*''Ei tu, [[Russia|Rus']], amata mia, | capanne – e icone incorniciate... | non si vede né limite né fine – | solo l'azzurro che succhia gli occhi. | Come un pellegrino che passa, | io guardo i tuoi campi. | E presso i bassi confini | sonoramente seccano i [[pioppo|pioppi]]. | Odora di mele e di miele | nelle chiese il tuo mite Salvatore. | E rimbomba nel girotondo | sui prati la gaia danza. | Correrò sul calpesto sentiero | Verso la libertà dei vecchi solchi, | Mi accoglierà, come suono di orecchini, | il riso di cantanti fanciulle. | Se griderà la santa schiera: | «Lascia la Rus', vivi in paradiso!» | Io risponderò: «Non voglio paradiso, | Lasciatemi la mia terra nativa».'' (da ''Ei tu, Rus', amata mia'')
 
*''E mi ha risposto quell'uomo | che all'[[amore]] non servono parole | ma cenni silenziosi | e sguardi di zaffiro. | Il bacio non ha nome, | non resta scritto nemmeno sulle tombe. | Il [[bacio]] è una rosa sospesa nel vento | e i suoi petali si sfogliano sulle labbra''. (da ''Ho chiesto oggi a un agente di cambio'')
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[[Categoria{{DEFAULTSORT:Poeti russi|Esenin, Sergej]]}}
[[Categoria:Poeti russi]]