Géza Gárdonyi: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Géza Gárdonyi==
*Cerco l'[[albero]] che amo sempre di più nella mia vita: il [[pioppo]]. È vero che non dà ombra e non porta frutti, ma c'è qualche cosa nella sua solitudine e nella sua elevatezza che mi piace. Se morirò vorrei che si piantasse sulla mia tomba un pioppo. Caro mi è il pensiero di divenire una volta un pioppo e stare là come ho vissuto guardando sempre in cielo, di giorno le nuvole, di notte la luna e le stelle.<ref>Citato da Ignazio Balla nella prefazione di ''Quel Misterioso Terzo''.</ref>
 
==''Gli schiavi di Dio''==
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*[...] i [[senso|sensi]] dell'uomo petreo si ravvivano, quand'egli si trova in mezzo al suo vero mondo. Esso è trattenuto tra le pietre dal solo desiderio di guadagno, e la donna e la famiglia sono costrette a rimanervi con lui. Ma il mondo cittadino è per l'uomo ciò ch'è l'acqua dell'acquedotto per il pesce dorato. ('''Michelino''', pp. 155-156)
*Oh! amico, l'anima della [[donna]] è un gran mistero! Un gran mistero perché vive di sensazioni. Le sensazioni, finora, furono poco esaminate dalla filosofia. Si disse che ogni sensazione era un egoismo. Non è vero. Le sensazioni sono grandi e meravigliose correnti psichiche. Il loro esame riempirà di sacro fremito i filosofi dell'avvenire. ('''Michelino''', p. 165)
*Non c'è [[felicità]] perfetta sulla terra! Dobbiamo soffrire, amico mio, anche quando tutti i fiori della felicità si piegano verso di noi. Marietta dice che una volta noi vivevamo nell'eternità e che il nostro libero arbitrio ci ha fatti allontanare da Dio. Può darsi che noi fummo quegli angeli di cui la Sacra Scrittura dice che caddero. C'ingolfammo in un gran mondo fuligginoso ed ora dobbiamo purificarci con lagrime e sofferenze. La terra è il luogo dove dobbiamo purificarci. [...] ('''Michelino''', p. 203)
 
 
 
==Citazioni su Géza Gárdonyi==