Concorso di bellezza: differenze tra le versioni

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Citazioni sul '''concorso di bellezza'''.
 
*Cos'è la [[bellezza]] si domandano filosofi, esteti ed estetisti, pittori e cineasti, creativi e giornalisti. Cosa era e cosa si pensò che fosse, ai tempi di Venere, di Diana, di Elena, di Frine, di Isotta? Forza dissolvente, promesse de bonheur, via verso il bene supremo, manifestazione del divino, simmetria, equilibrio, armonia, entusiasmo, turbamento, eccitazione, ornamento del potere, ecc. Tante discettazioni e tanti dilettosi pensamenti sono stati da sempre scalzati dai concorsi di bellezza, istituiti già in epoca arcaica, per la verità con effetti ed esiti catastrofici, come accadde per quello celebre di cui fu corrottissimo giurato unico un tal Paride, che ne cavò il ratto di Elena, la guerra di Troia e tutto il resto; anche se non bisogna trascurare il risarcimento della provvidenza, che fece sì che da quelle catastrofi avessero origine Roma, l'impero, la chiesa: al punto che si può concludere che tutta l'esistenza di Roma, tutta la storia dell'occidente non siano che conseguenza di un concorso di bellezza. ([[Giulio Ferroni]])
*{{NDR|Esaminando un video della premiazione di un concorso di bellezza}}<br>– Guarda Megan come sorride. Eppure ha perso.<br>– Chi vince piange, chi perde sorride.<br>– Chi perde vuole apparire dignitoso. (''[[Lie to Me (terza stagione)|Lie to Me]]'')
*Il Concorso di bellezza è una istituzione del ventesimo secolo, la quale ha per iscopo il miglioramento della specie umana. Tutte le giovani donne appartenenti alla Unione Europea, dai diciotto ai venticinque anni possono presentarsi ai Concorsi annuali, che hanno luogo nelle città più importanti dei singoli Dipartimenti. Una commissione composta di cento matrone scelte dalle più illustri e rispettabili famiglie del Dipartimento, esamina e giudica le prerogative delle singole concorrenti, decretando premi per maggioranza di voti. Le ragazze premiate al Concorso sono le più ricercate da chi aspira alla vita coniugale. Questa istituzione ha raddoppiata nelle giovani donne del ventesimo secolo la cura della propria bellezza, assai osservata nei secoli addietro pel sotterfugio troppo comodo delle lunghe gonnelle e del crinolino. ([[Antonio Ghislanzoni]])