Laurence Olivier: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Laurence Olivier==
*{{NDR|Su [[Marilyn Monroe]] ne ''[[Il principe e la ballerina]]''}} [...] una cosuccia deliziosa.<ref name=marilyn>Citato in Mike Evans, ''Marilyn'' (''Marilyn Handbook'', MQ Publications Limited, 2004), traduzione di Michele Lauro, Giunti Editore, 2006. ISBN 880904634X</ref>
*{{NDR|A [[Marilyn Monroe]] davanti alla troupe de ''Il principe e la ballerina''}} [Devi] tentare di essere sexy.<ref name=marilyn></ref>
*{{NDR|Su [[Marilyn Monroe]]}} Il suo lavoro la spaventava, e pur disponendo di indubbio talento credo che opponesse una resistenza inconscia alla disciplina di attrice. Ma era affascinata dalla mistica del mestiere, e contenta come una bimba quando la si fotografava. Gestiva tutta la faccenda del divismo con un'ineffabile, astuta, evidente disinvoltura.<ref name=marilyn></ref>
:''Her work frightened her, and although she had undoubted talent, I think she had a subconscious resistance to the exercise of being an actress. But she was intrigued by its mystique and happy as a child when being photographed; she managed all the business of stardom with uncanny, clever, apparent ease.''<ref name=milton>{{en}} Citato in Silja Schriever, ''Marilyn by Milton Greene'', earBOOKS, Germania, 2007. Libro fotografico con 2 CD. ISBN 9783940004024</ref>
*{{NDR|Su [[Marilyn Monroe]]}} Era del tutto in balìa di grancasse pubblicitarie e sensazionalismi... e venne sfruttata oltre ogni limite.<ref name=marilyn></ref>
 
==''Confessioni di un peccatore'' ==
 
*Mia sorella, essendo non solo l'unica donna in famiglia dopo la morte di mia madre ma anche la più grande di noi figli, aveva il privilegio di un bagno tutto per sé. Ma noi tre maschi, padre, figlio maggiore e minore, non godevamo di questo lusso, anzi, sembrava quasi che dovessimo ripagare il suo privilegio saltando nella stessa acqua uno dopo l'altro. Naturalmente papà per primo, poi Dickie e infine io. A quel punto l'acqua era in uno stato tale da poter esser definita a stento un mezzo detergente. (p. 10)
*Oggi spesso la gente chiede a mia moglie Joan: "Come fa a capire quando Larry sta recitando e quando no?" e mia moglie risponde sempre: "Larry? Oh, ma lui recita sempre". In fondo al cuore so soltanto di non capire bene quando recito e quando no o meglio, per essere ancora più sincero, quando mento e quando no. Perché, cosa è la recitazione se non menzogna e cosa è la buona recitazione se non menzogna convincente? (p. 15)
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*Laurence Olivier, ''Confessioni di un peccatore'' (''Confessions of an Actor''), traduzione di Francesca Caminoli, Rizzoli, 1983.
 
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