Publio Virgilio Marone: differenze tra le versioni

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*Sono il [[pietà|pio]] Enea, noto per [[fama]] oltre i [[cielo|cieli]], e con la flotta mi porto appresso i Penati scampati al [[nemico]]. Cerco la [[patria]] [[Italia]] e gli [[antenati|avi]] miei, nati dal sommo Giove. (I, 378-380)
:''Sum pius Aeneas, raptos qui ex hoste Penates | classe veho mecum, fama super aethera notus. | Italiam quaero patriam et genus ab Iove summo.''
*{{NDR|Su [[Venere (divinità)|Venere]]}} Al camminare apparve veramente dea. (I, 405)
:''Vera incessu patuit dea''.
*Anche qui i tristi casi del mondo hanno le loro lacrime, e muovono gli animi a compassione. (I, 462; citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', U. Hoepli, Milano, 1921, p. 275).