La guerra dei mondi (film 1953): differenze tra le versioni

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*Verso la metà del ventesimo secolo nessuno avrebbe creduto che l'attività umana potesse essere osservata così attentamente e con tanta penetrazione da intelligenze superiori a quella dell'uomo. Eppure, attraverso gli infiniti spazi celesti sul pianeta [[Marte (astronomia)|Marte]], esseri dall'intelletto vasto e spietato esaminavano la nostra Terra con occhi vogliosi, tracciando con fredda determinazione i loro piani contro di noi. ('''Narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
 
*Marte dista dal Sole duecentoventicinque milioni di chilometri e da secoli si trova agli ultimi stadi del raffreddamento, tanto che di notte la temperatura scende molto al di sotto dello zero anche al suo equatore. Gli abitanti di questo pianeta morente guardavano attraverso lo spazio con {{sic|istrumenti}} di eccezionale precisione cercando un altro mondo in cui poter emigrare. Essi non potevano andare su [[Plutone (astronomia)|Plutone]], il più periferico di tutti i pianeti, poiché è tanto freddo che la sua atmosfera poggia, congelata, sulla sua superficie. Non potevano andare su [[Nettuno (astronomia)|Nettuno]] o su [[Urano (astronomia)|Urano]], mondi gemelli in una notte eterna e perpetuamente fredda, entrambi circondati da un'atmosfera irrespirabile di gas metano e vapori di ammoniaca. I marziani considerarono [[Saturno (astronomia)|Saturno]], un mondo attraente con i suoi molti satelliti e i magnifici anelli di polvere cosmica. Ma la sua temperatura si avvicina ai centocinquanta gradi sottozero e la superficie è rivestita da una crosta di ghiaccio spessa circa ventiquattromila chilometri. Il mondo più prossimo a loro era [[Giove (astronomia)|Giove]], con le sue montagne titaniche di lava e di ghiaccio sormontate da lingue fiammeggianti di idrogeno in combustione, dove la pressione atmosferica è enorme: centinaia di chilogrammi per centimetro quadrato. No, i marziani non potevano andare su Giove, tantomeno su [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]], il pianeta più vicino al Sole. Qui non vi è aria e al suo equatore la temperatura è quella del piombo fuso. Di tutti i mondi che i marziani potevano osservare, solo la nostra [[Terra (pianeta)|Terra]] era la più temperata e possedeva un'atmosfera nebulosa indice di fertilità. Gli uomini non sospettavano quale tremendo destino gli aspettasse. E non si rendevano conto che dalle profondità dello spazio qualcuno li sorvegliava con tanto bramoso interesse. Finché, all'epoca in cui la Terra più si avvicina nell'orbita di Marte, durante una piacevole estate... ('''Narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}