Ennio Flaiano: differenze tra le versioni

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===Taccuino 1951===
*Gli presentano il progetto per lo snellimento della burocrazia. Ringrazia vivamente. Deplora l'assenza del modulo "H". Conclude che passerà il progetto, per un sollecito esame, all'ufficio competente, che sta creando. (2002, pp. 142-143)
*{{NDR|Gli [[Italia|italiani]]}} Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di [[Nipote|nipoti]] e di [[Cognato|cognati]]...<ref>{{cfr}} [[Benito Mussolini]]: «Un popolo di santi, di eroi e di navigatori».</ref> (1994, p. 43; 2002, p. 143)
*Volere è potere: la divisa di questo secolo. Troppa gente che «vuole» piena soltanto di volontà (non la «buona volontà» kantiana, ma la volontà di ambizione); troppi incapaci che debbono affermarsi e ci riescono, senz'altre attitudini che una dura e opaca volontà. E dove la dirigono? Nei campi dell'arte, molto spesso, che sono oggi i più vasti e ambigui, un West dove ognuno si fa la sua legge e la impone agli sceriffi. Qui, la loro sfrenata volontà può esser scambiata per talento, per ingegno, comunque per intelligenza. Così, questi disperati senza qualità di cuore e di mente, vivono nell'ebbrezza di arrivare, di esibirsi, imparano qualcosa di facile, rifanno magari il verso di qualche loro maestro elettivo, che li disprezza. Amministrano poi con avarizia le loro povere forze, seguono le mode, tenendosi al corrente, sempre spaventati di sbagliare, pronti alle fatiche dell'adulazione, impassibili davanti ad ogni rifiuto, feroci nella vittoria, supplichevoli nella sconfitta. Finché la Fama si decide ad andare a letto con loro per stanchezza, una sola volta: tanto per levarseli dai piedi. (1994, pp. 48-49)
*In realtà, l'uxoricida è quasi sempre un matricida ritardatario. (1994, p. 56)