Osho Rajneesh: differenze tra le versioni

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*Se senti la presenza dei pensieri, il loro affollamento, puoi avvertire anche questo: che i pensieri non sono tuoi. Quella calca è arrivata fino a te, ti si è radunata intorno, ma non ti appartiene. (p. 175)
*La [[spiritualità]] è la ricerca dell'essere autentico che è dentro dite: io devo conoscere qual è la mia realtà. Una volta conosciuta, termina qualsiasi ricerca di esperienze. Non occorre più cercare qualche nuova avventura. Quando conosci la vera realtà interiore, l'essere autentico, cessa ogni ricerca. (p. 207)
*Non è il [[corpo]] a porsi come una barriera tra te e la realtà, ma il tuo attaccamento a esso. Una volta che saprai che l'attaccamento non esiste, per te il corpo non ci sarà più. Piuttosto, l'esistenza intera si trasformerà nel tuo corpo, quest'ultimo diventerà parte dell'esistenza totale, non sarà più qualcosa di separato. (p. 216)
*Se sei confinato in un luogo, sarai infelice, perché tu sei sempre più vasto dello spazio in cui ti limiti. (p. 219)
*Il primo sutra serve a mettere da parte il corpo; il secondo, la mente, il corpo interiore. Nemmeno la morte può separarvi: solo la meditazione è in grado di farlo. Ecco perché la meditazione è una grande morte, una chirurgia più profonda della morte stessa. Per questo fa tanta paura. La gente parla sempre di meditazione, ma non la pratica mai. Parla, scrive e discute su di essa, ma non la fa mai. La meditazione suscita una paura profonda, la paura della morte. (p. 226)