Intellettuale: differenze tra le versioni

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*Preferisco essere considerato uomo di cultura più che "intellettuale", figura che nasce nel 1700 e incarna l'utopismo senza Dio. ([[Eugenio Corti]])
*Provate a osservare l'atteggiamento degli intellettuali italiani quando vengono intervistati in TV: noterete subito come il loro sguardo è sempre permeato da una austera consapevolezza. Dio solo sa quali oscuri meccanismi calvinisti, fatti di complessi di colpa e di desideri di espiazione, li rendono così allergici alla comicità. Forse il motto latino «''risus abundat in ore stultorum''» è stato messo in giro proprio da un antenato di [[Alberto Moravia|Moravia]], di [[Leonardo Sciascia|Sciascia]] o di [[Giorgio Bocca]]. Fortunatamente, di tanto in tanto, spunta un [[Albert Einstein|Einstein]] o un [[Bertrand Russell]] e il cielo della cultura torna a tingersi di azzurro. ([[Luciano De Crescenzo]])
*Se si ha una buona idea occorre trasformarla in azione, solo così un intellettuale può avere un senso. ([[Vittorio Sgarbi]])
*Sono stati l'accademismo rarefatto di [[Platone]], l'istituzionalizzazione dell'insegnamento metafisico, la nuova definizione, in parte sofistica in parte scientifica, del filosofo e dialettico come specialista accademico dopo Socrate, a permettere il commercio opportunistico e istrionico fra intelletto e potere. ([[George Steiner]])
*{{NDR|L'intellettuale impegnato è}} un irresponsabile che impartisce lezioni, avendo come metodo di svuotare il mondo della sua complessità per non vederci altro che materia per indignazione, scandalo e pose vantaggiose. ([[Régis Debray]])