Max Planck: differenze tra le versioni

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==''Scienza, filosofia e religione''==
===Citazioni===
*Venni in contatto con la fisica per la prima volta nel Ginnasio Massimiliano di Monaco per mezzo del mio professore di matematica Hermann Müller<ref>Il professore di Planck durante il Ginnasio non consta che sia passato alla storia, all'infuori di questo simpatico ricordo del più famoso, forse, dei suoi allievi. Non sappiamo neppure se abbia vissuto tanto da conoscere la fama del suo antico alunno. {{NDR|N.d.T}}</ref> [...]. È per me indimenticabile la descrizione che Müller scherzosamente ci dette come esempio dell'energia potenziale e cinetica, di un muratore, che innalza faticosamente sul tetto di una casa un pesante mattone. Il lavoro, che egli compie con ciò, non va perduto; esso rimane intatto come immagazzinato per anni, finché un giorno la pietra si stacca e cade giù sul capo di un uomo che passa. (Capitolo I, ''Ricordi personali del tempo antico'', p. 4)
* [...] le questioni fisiche non devono essere decise secondo il punto di vista estetico, ma mediante esperimenti, e questo significa in ogni caso minuziosità fredda, faticosa, paziente. E proprio in questo si mostra l'elevato significato fisico del [[Teoria della relatività|principio di relatività]], che dà una risposta del tutto precisa e controllabile con l'esperimento su di una serie di questioni fisiche, che prima giacevano interamente all'oscuro. (Capitolo IV, ''La posizione della nuova fisica di fronte alla visione meccanicistica della natura'', p. 81)
*La teoria fisica più antica e sviluppatasi prima è la meccanica, la quale perciò pretese in origine il dominio esclusivo della fisica e, secondo il giudizio di alcuni fisici, anche oggi mantiene sempre con diritto questa pretesa. [...] essa offre un quadro che non lascia nulla a desiderare in rifinitura e perfezione e può gareggiare alla pari con quello di una teoria matematica. Ma proprio in questo carattere di pieno isolamento, che è proprio della [[meccanica classica]], risiede anche l'impossibilità di crescere da se stessa oltre più ampiamente e così continuare a svilupparsi, come richiede il compito della fisica, la quale deve ancora venire a capo di numerosi altri fenomeni oltre quelli di moto. (Capitolo VII, ''Rapporto mutuo delle teorie'', p. 107)
*Per l'uomo religioso [[Dio]] è dato in modo immediato e primario. Da lui, dal suo volere onnipotente, scaturisce tutta la vita e tutto il divenire nel mondo dei corpi come in quello degli spiriti. [...] Al contrario, per lo scienziato il solo dato primario è il contenuto delle sue percezioni sensibili e delle misure da esse derivate. [...] Se dunque religione e scienza abbisognano entrambe nella loro attività della fede in Dio, pure Dio per l'una sta all'inizio, per l'altra al termine di ogni pensiero. Per l'una egli significa il fondamento, per l'altra la corona dell'edificio di ogni considerazione sulla concezione del mondo. (Capitolo XI, ''Religione e scienza'', p. 167)
 
===[[Explicit]]===
[...] anche se i metodi sono diversi – perché la scienza lavora prevalentemente con la ragione, la religione prevalentemente con il sentimento –, il senso del lavoro e la direzione del progresso però concordano perfettamente fra di loro.<br />
È la lotta incessantemente prolungata e mai languente contro lo scetticismo e contro il dommatismo, contro l'incredulità e contro la superstizione, che religione e scienza conducono insieme; e la parola d'ordine direttrice di questa lotta suona da tempi immemorabili e per tutto il futuro: In alto, verso Dio!
 
==Citazioni su Max Planck==