Ermanno Rea: differenze tra le versioni

*Affidare a un pool di intelligenze il progetto di un nuovo sviluppo, la mappatura dei problemi aperti, la speranza di mobilitazione delle coscienze, il compito di elaborare una prospettiva di futuro. [[Napoli]] è una città che non conosce se stessa. (citato<ref>Citato in Paolo di Stefano, ''[http://www.corriere.it/cultura/11_gennaio_24/Ermanno-Rea-paolo-di-stefano_a052ffcc-2782-11e0-a862-00144f02aabc.shtml Ermanno Rea, utopie e sconfitte]'', ''corriere della seraCorriere.it'', 24 gennaio 2011).</ref>

*[[Antonio Bassolino]] è il nuovo sindaco di Napoli. La città ha detto no alla nipote del duce, [[Alessandra Mussolini]], che comunque esce dalla piazza non proprio polverizzata, con il 44,4 per cento dei voti che poca cosa non è.<br />Ma che importa? Il dettaglio appartiene alla cronaca; l'evento alla storia. Un ciclo si chiude anche per questa città (si è chiuso per la verità già da tempo con il crollo di tutto un ceto dirigente e di un'impalcatura di potere) e noi, figli della guerra fredda, diventiamo archeologia. (da<ref>Da ''Mistero napoletano'', Einaudi, 1995, p. 132).</ref>

*Chi semina vento raccoglie tempesta, sostiene il proverbio. A Napoli il vento fu seminato ancora prima dell'ultimo conflitto mondiale, quando la città fu chiamata a garantire col sacrificio del proprio mare e del proprio porto, insomma con la rinuncia a ogni forma di sviluppo possibile, i perversi equilibri della guerra fredda nell'area sud-europea. (dalla<ref>Dalla introduzione a ''Rosso Napoli'', BUR, 2009).</ref>

*La fotografia è stata per me una grande passione, breve ma intensa. (da<ref>Da ''1960. Io reporter'', Feltrinelli, 2012).</ref>

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