Emily Dickinson: differenze tra le versioni

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*La [[genziana]] è un fiore avido, e ci prende tutti di sorpresa. (a Dr. e Mrs. J. G. Holland, settembre 1859, 207<ref group="fonte" name=bCC>In ''[http://www.emilydickinson.it/l0201-0220.html Le lettere 201-220]'', ''EmilyDickinson.it'', traduzione di G. Ierolli.</ref>)
*Se sapessimo a quale profondità poggia il [[croco]], non lo lasceremmo mai andare. Eppure, i fiori di croco spuntano in molti tumuli in cui i giardinieri coltivano a fatica certi minuscoli bulbi evanescenti. (a Dr. e Mrs. J. G. Holland, settembre 1859, 207<ref group="fonte" name=bCC/>)
*Oggi fa molto freddo, eppure ho molti mazzolini di muschio e felce sul davanzale della finestra. Li chiamo fiori dei ''Santi'', perché non sgambettano come gli altri fiori, ma se ne stanno tranquilli e candidi. (a Mrs. Samuel Bowles, 1 gennaio 1860, 213<ref group="fonte" name=bCC/>)
*Il giardino è tutto coperto di neve; martedì ho colto un garofano, ora che i garofani sono in letargo. Le colline hanno dismesso i loro abiti purpurei, e indossano lunghe camicie da notte bianche. C'è qualcosa di bello e insieme di triste nella toilette dell'anno. (a Louise Norcross, dicembre 1860?, 228<ref group="fonte" name=bCCXX>In ''[http://www.emilydickinson.it/l0221-0240.html Le lettere 221-240]'', ''EmilyDickinson.it'', traduzione di G. Ierolli.</ref>)
*Le pene che si conoscono e che non possono essere alleviate ci fanno diventare demoni. (a Louise e Frances Norcross, 1861?, 234<ref group="fonte" name=bCCXX/>)
*{{NDR|Sui [[cane|cani]]}} [...] Sono migliori degli Umani – perché sanno – ma non parlano [...]. (a T. W. Higginson, 25 aprile 1862, 261<ref group="fonte" name=bCCLX>In ''[http://www.emilydickinson.it/l0261-0280.html Le lettere 261-280]'', ''EmilyDickinson.it'', traduzione di G. Ierolli.</ref>)
*Il mio Tutore morendo mi disse che gli sarebbe piaciuto vivere finché non fossi stata un poeta, ma la Morte era troppo Veemente da dominare per me – allora – E quando dopo molto tempo – un'improvvisa luce nel Frutteto, o una nuova foggia del vento turbavano la mia attenzione – sentivo come una paralisi, qui - che solo i Versi mitigavano. (a T. W. Higginson, 7 giugno 1862, 265<ref group="fonte" name=bCCLX/>)
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*''Portatemi il tramonto in una coppa – | calcolate le caraffe del mattino | e ditemi quant'è la Rugiada – | ditemi fin dove si spinge il mattino – | ditemi a che ora va a dormire il tessitore | che filò le vastità d'azzurro! || Scrivetemi quante note ci sono | nell'estasi del nuovo Pettirosso | fra gli attoniti rami – | quanti viaggi fa la Tartaruga – | quante coppe consuma l'Ape, | la Dissoluta di Rugiade!'' (J128 – F140<ref group="fonte" name=C/>, vv. 1-12)
:''Portami il tramonto in una tazza | conta le anfore del mattino | le gocce di rugiada. | Dimmi fin dove arriva il mattino – | quando dorme colui che tesse | d'azzurro gli spazi. || Scrivimi quante sono le note | nell'estasi del nuovo pettirosso | tra i rami stupefatti – quanti passetti | fa la tartaruga – | Quante coppe di rugiada beve | l'ape viziosa.'' (1992)
 
*''L'[[Allodola]] non si vergogna | di costruire sul terreno | la sua modesta casa.'' (J143 – F86<ref group="fonte" name=C/>, vv. 13-15)
 
*''Polvere è l'unico Segreto – | [[Morte]], l'unica Creatura | di cui non si può scoprire nulla | nella sua "città natale". || Nessuno conobbe "suo Padre" – | non fu mai Fanciulla – | non ebbe compagni di gioco, | o "storia di Inizi" – | Operosa! Laconica! | Puntuale! Pacata! | Spavalda come un Brigante! | più silenziosa di una Flotta! || Costruisce, come un Uccello, anche! | Cristo deruba il Nido – | Pettirosso dopo Pettirosso | di contrabbando al Riposo!'' (J153 – F166<ref group="fonte" name=CL>In ''[http://www.emilydickinson.it/j0151-0200.html Tutte le poesie. J151 – 200]'', ''EmilyDickinson'', traduzione di G. Ierolli.</ref>, vv. 1-16)
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*''Il mormorio di un'[[Ape]] | una Magia – produce in me – | se qualcuno mi chiede perché – | sarebbe più facile morire – | che dire.'' (J155 – F217<ref group="fonte" name=CL/>, vv. 1-5)
 
*''L'Sono la piccola "[[Allodolaviola (botanica)|Viola del Pensiero]]"! non| siNon vergognami |curo di costruirecieli sul terrenoimbronciati! | Se la suaFarfalla modestatarda casa.| posso, per questo, mancare? || Se il Codardo [[Bombo]] | resta al calduccio, | io, devo essere più risoluta! | Chi farà la mia apologia?'' (J143J176F86F167<ref group="fonte" name=CCL/>, vv. 131-158)
 
[[File:Emily Dickinson "Wild nights" manuscript.jpg|thumb|Manoscritto di ''Wild nights, wild nights'' (''Notti selvagge - Notti selvagge!'')]]
*''Notti selvagge - Notti selvagge! | Fossi io con te | notti selvagge sarebbero | la nostra voluttà!'' (J249 – F269<ref group="fonte">In ''[http://www.emilydickinson.it/j0201-0250.html Tutte le poesie. J201 – 250]'', ''EmilyDickinson'', traduzione di G. Ierolli.</ref>, vv. 1-4)
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*''La mia prima percezione sia di te | con la calda Luce del mattino – | e la mia prima Paura, che l'[[Ignoto]] | non t'inghiotta nella notte.'' (J1218 – F1254<ref group="fonte" name=MCC/>, vv. 1-4)
 
*''Della Natura avrò abbastanza | quando sarò entrata fra coloro | a cui è concesso a un Bombo | dare confidenza.'' (J1220 – F1170<ref group="fonte" name=MCC/>, vv. 1-4)
 
*''Non avessi visto il Sole | avrei potuto sopportare l'[[luce e ombra|ombra]] | ma la [[luce e ombra|Luce]] un rinnovato Deserto | il mio Deserto ha reso.'' (J1233 – F1249<ref group="fonte" name=MCC/>, vv. 1-4)
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*''Il pallido Gambo del [[Dente di leone|Dente di Leone]] | stupisce l'Erba – | e l'Inverno d'un tratto diventa | un infinito Ahimè – || sul gambo si leva un'inusitata Gemma | e poi un chiassoso Fiore – | il Proclama dei Soli | che la sepoltura è finita.'' (J1519 – F1565<ref group="fonte" name=MD/>, vv. 1-8)
 
*''Un piccolo Carro Funebre la sua Figura | per se stesso un Lamento | a un illusorio Lillà | la vacuità divulghi | di Operosità e Morale | e ogni cosa giusta | per la divina Perdizione | di Ozio e Primavera.'' (''La Religione del [[Bombo]]'', J1522 – F1547<ref group="fonte" name=MD/>, vv. 1-8)
 
*''[[Candore]] – mio tiepido amico – | non venire a giocare con me – | la Mirra, e l'Ambra, della Mente | sono le iniquità.'' (J1537 – F1608<ref group="fonte" name=MD/>, vv. 1-4)