Diritti degli animali: differenze tra le versioni

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*Gran parte degli animali superiori hanno qualcosa come desideri, pulsioni volitive e scopi rudimentali, la cui mutua soddisfazione costituisce il loro benessere o bene. Naturalmente noi possiamo avere buone ragioni per considerarli semplicemente come un peso, e negare che possiedano diritti; e per molti di loro, in particolare per le specie inferiori, abbiamo ben poche alternative rispetto all'agire in questo modo. Ma a me pare chiaro che, nonostante tutto, in generale gli animali ''siano'' tra quegli esseri i cui diritti possono significativamente asserirsi o negarsi. Ora, se si concorda con questa conclusione, cioè che gli animali sono tra quanti ''possono'' avere diritti, e se si aderisce inoltre al principio morale secondo cui noi avremmo il dovere di essere umani nei loro confronti, manca solo un'ultima considerazione per poter concludere che certi animali sono in realtà dotati di diritti. [...] se decidessimo non solo di dover trattare umanamente gli animali, ma anche di dover agire così per il ''loro stesso interesse'', se cioè decidessimo che tale trattamento è qualcosa di dovuto di cui noi ''siamo debitori'' verso di loro, qualcosa che può essere ''reclamato'' per loro conto, qualcosa il cui rifiuto sarebbe un'''ingiustizia'' e un ''male'' e non solamente un motivo di fastidio, allora risulterebbe che noi attribuiamo diritti agli animali. Ho l'impressione che il senso morale di molti di noi abbia superato questo tipo di test fenomenologico, e che quindi la maggior parte di noi sia convinta che gli animali abbiano dei diritti. ([[Joel Feinberg]])
*Il libero movimento dell'impulso morale volto a stabilire giustizia per gli animali, e la pretesa di rispetto dei loro diritti da parte dell'umanità, sono celati in una naturale sensibilità medianica degli strati più profondi della [[Torah]]. ([[Abraham Isaac Kook]])
*Infatti sembra che, se sono obbligato a non fare alcun male al mio simile, non è tanto perché esso è un essere ragionevole quanto perché è un essere sensibile — qualità che, essendo comune all'uomo e alla bestia, deve dare a questa almeno il diritto di non essere [[maltrattamento di animali|maltrattata]] inutilmente da quello. ([[Jean-Jacques Rousseau]])
*La mia vita mi ha persuaso che le limitazioni presenti nei nostri rapporti con altri animali non dipendono dalle loro deficienze, come tanto spesso presumiamo, ma dalle nostre idee ristrette su ciò che essi sono e sul tipo di rapporto che possiamo avere con loro. E quindi concludo invitando chiunque abbia interesse per i diritti degli animali ad aprire il suo cuore agli animali che ha intorno, e a scoprire per conto suo cos'è l'amicizia con una persona non umana. ([[Barbara Smuts]])
*La sfida lanciata dai diritti animali è molto semplice: tratta gli animali con lo stesso rispetto con cui vorresti essere trattato tu. Un'idea genuinamente rivoluzionaria. ([[Jeremy Rifkin]])